Garda

Gardone, via al lungolago delle polemiche

Il paese diviso tra favorevoli e contrari, critiche anche sui tempi dell'intervento. Progetto del paesaggista svizzero Paolo Bürgi.
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Bando agli indugi: il nuovo lungolago si farà. Con l'assegnazione dei lavori, aggiudicati ieri nella sede del Consorzio demaniale a Salò dopo una procedura d'appalto piuttosto lunga e complicata (ben 79 le imprese partecipanti), prende di fatto il via il tanto discusso intervento di riqualificazione della passeggiata a lago «Gabriele d'Annunzio». La gara per l'attuazione del progetto firmato dal paesaggista svizzero Paolo Bürgi è stata vinta dalla ditta Co.S.Pe.F di Genova, che si è aggiudicata l'appalto (per il momento in via provvisoria) presentando il maggior ribasso sui prezzi a base d'asta.

Non sarà un semplice restyling, ma un intervento radicale, non un lifting ma un deciso ripensamento della passeggiata. Con buona pace di chi vorrebbe che i 500 metri dal «Rimba» al Grand Hotel conservassero quella caratteristica un po' retrò, quell'aria vagamente aristocratica, quell'illuminazione a lanterna che è una delle icone gardonesi. Il paese è diviso: per qualcuno snaturare il lungolago è una follia, per altri è tempo di voltare pagina (l'attuale sistemazione risale a 30 anni fa).

L'investimento ammonta a 1 milione e 545mila euro, 420mila finanziati dal Consorzio demaniale, il resto ottenuti nell'ambito dell'intervento edilizio della Società Villa Eden, i cui oneri versati al Comune sono vincolati proprio al rifacimento del lungolago.
Sarà dunque un'opera a costo zero per l'Amministrazione, per lo meno per quanto riguarda i lavori che stanno per prendere il via, ovvero quelli del primo lotto, che prevede la riqualificazione del tratto di passeggiata che da piazza Wimmer giunge al porticciolo (in futuro si dovrà pensare ad altri due lotti: la zona antistante il Grand Hotel e quella dal porticciolo al Rimbalzello, per la quale andranno trovati accordi con il Comune di Salò, sul cui territorio ricade parte della passeggiata).

Gli elementi forti del progetto di Bürgi sono la seduta che sarà realizzata al posto dell'attuale muretto, il filare di palme che dovrà dare unità al fronte lago e soprattutto la nuova piazza Marconi, che dovrà aprirsi al lago, prolungandosi scenograficamente sull'acqua. Anche illuminazione e pavimentazione avranno un ruolo chiave nel definire il look della nuova passeggiata, reinterpretata con un linguaggio contemporaneo, quasi d'avanguardia. Niente più liberty, né atmosfere rétro, insomma.

E le polemiche si sprecano. «Lungolago sì, lungolago no» è un tormentone che divide la cittadinanza. Da una parte chi vede di buon grado l'investimento, dall'altra chi pensa siano soldi sprecati. D'altra parte, l'opera era nel programma dell'Amministrazione del sindaco Andrea Cipani, consapevole della responsabilità che comporta mettere mano al luogo simbolo di Gardone, ma anche intenzionato a rispettare il patto con l'elettorato. Il sindaco assicura di voler realizzare «il più bel lungolago del Garda», cambiando volto ad una passeggiata che l'architetto Bürgi definisce «non particolarmente bella», scorgendovi però «un grande potenziale non sfruttato».

Dopo le discussioni sull'opportunità di realizzare l'opera, ora il dibattito si concentra sui tempi dell'intervento. «Ovviamente - dice il sindaco - cercheremo di finire il prima possibile per tutelare al massimo gli interessi degli operatori turistici. Per l'inizio della stagione 2013, diciamo per la Pentecoste, contiamo di chiudere il cantiere con piazza Marconi e il suo nuovo prolungamento a lago già pronti e fruibili. Poi i lavori saranno sospesi durante i mesi primaverili ed estivi per riprendere a ottobre 2013 e terminare definitivamente nella primavera 2014».
Simone Bottura

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