Cime mozzafiato per il pellegrinaggio degli alpini

Quasi un migliaio di alpini si sono ritrovati al passo Lago scuro per il 48esimo pellegrinaggio in ricordo dei soldati caduti durante la Guerra Bianca e di tutti i mortinelle missione di pace, anche quelle in corso.
AA

Un Pellegrinaggio in Adamello così scenografico non lo si vedeva da un po’. Lo hanno affermato in tanti, sabato mattina alla Conca di Lagoscuro. Il Ghiacciaio del Mandrone e il Pian di Neve, Cresta Croce e il ghiacciaio Lares hanno voluto mostrarsi in tutta la loro sfolgorante bellezza per accogliere e stupire i quasi mille pellegrini che hanno voluto partecipare alle 48esima edizione.

La tromba che suonava il "Trentatre", l’inno degli alpini ha annunciato ufficialmente che il Pellegrinaggio entrava nel vivo. La manifestazione "numero uno" delle Penne nere camune non fa memoria soltanto dei soldati caduti durante la Guerra Bianca, ma anche di tutti i morti nelle missioni di pace, anche quelle in corso.

Mentre centinaia di gagliardetti vibravano al vento, il rito civile è stato aperto dalle parole del presidente degli alpini camuni Giacomo Cappellini. Poi il cardinale Giovanbattista Re ha celebrato la Messa insieme a molti altri sacerdoti, guardando le Penne nere e i pellegrini e con alle spalle la corona di montagne camune e trentine.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia