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Quel Maggiolino prestato, venduto e «riciclato»

La storia del Maggiolino prestato ad un amico e sparito a Udine, ritrovato dalla Polstrada di Chiari... contraffatto
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Metti l’amicizia, alle volte. E la buona fede altre. E mettici invece chi dell’una e dell’altra si approfitta. É il caso del 40enne udinese che ha ingannato un amico e quindi vari acquirenti di un vecchio ma scintillante Maggiolino Volkswagen, un bijoux versione Messico 1982 color crema. Quello che un paio di anni fa il proprietario ha incautamente prestato, a Udine, dove vive, ad un amico. Il quale non glielo ha mai reso. Atteso un po’, il proprietario l’ha denunciato per appropriazione indebita.

Tempo dopo, il malcapitato ha scoperto che la «sua» auto (per gli appassionati può valere 15mila euro) era in vendita su Internet. E fatti un paio di passaggi di proprietà, è giunta nel Bresciano, ceduta da un’ignara ditta di Darfo a un castrezzatese. Cui è risalita la Polstrada di Chiari, che l’altra mattina l’ha convocato, (vittima finale e inconsapevole, con la vettura: gli agenti hanno scoperto che l’auto era quella «sparita» da Udine, cui nel frattempo, per confondere le acque, erano stati alterati numero di telaio e targa, sostituiti con quelli di una analoga vettura demolita.

Di qui, la nuova denuncia per il 40enne friulano, ora indagato pure per riciclaggio. Il Maggiolino è ora sotto sequestro, per tornare in teoria al primo (e legittimo) titolare. 

 

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