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La grande fuga: carpe, tinche e trote via dal laghetto

Trenta quintali di pesce spariti: gli allagamenti a Orzinuovi hanno liberato carpe, tinche e trote dal laghetto della Madonnina.
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Trenta quintali di peci spariti. Il lavoro di una vita spazzato via dall’acqua. Carpe, tinche e trote del laghetto di via Milano della famiglia Bonali se ne sono tornate nel fiume Oglio a percorrere un’altra strada e un’altra vita.
 
L’allagamento del laghetto Madonnina (ampio circa 4 piò e profondo 5 metri) nel nubifragio di venerdì notte ha causato un danno enorme, tra i tanti ancora da quantificare in zona, ai proprietari che lo gestiscono da 40 anni. Il canale Bissone, a 200 metri dal laghetto, sabato è esondato ed è diventato un tutt’uno col lago, coi campi confinanti e con l’altro fosso (il Conta) che scorre a margine della strada principale. Anche gli argini di via Milano hanno ceduto. Carpe, tinche e trote, pesci con un peso che andava da uno fino ai 18 chili, sono fuoriuscite dal lago.
 
«Non ricordo un fatto simile da quando abito qui - ci riferisce il proprietario Alessandro Bonali -. Il nostro è un circolo sportivo. Avevo circa 40 quintali di pesce all’interno. Più di due terzi se li è mangiati il diluvio. Ora cercherò di rimpiazzarli pian piano, perché a settembre il circolo riapre. Un disastro». s.pas.

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