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Il mattone dell'Ovest s'è sgretolato: cerchiamo idee

L'edilizia nell'Ovest bresciano è in ginocchio. Sparisce in silenzio un sistema grande come due Iveco. Cerchiamo testimonianze e idee
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Il regno dell’ediliza è in ginocchio. Rischia di sparire. Il processo, iniziato da qualche anno, ha avuto effetti devastanti sull’Ovest bresciano. Patria di imprese medio-piccole disseminate come pulviscolo su tutto il territorio. Imprese che però, se unite, valgono come due Iveco.
 
La crisi sgretola il mattone bresciano senza che se ne parli. A pagarne le conseguenze sono muratori, falegnami, fabbri, imbianchini, pavimentisti. Lavoratori che hanno prosperato dal dopoguerra agli anni pre-crisi, costruendo la propria fortuna a colpi di cazzuola e giornate lunghe 14 ore. L’Ovest di Chiari, Castrezzato, Castelcovati, Rudiano, Trenzano e Urago d’Oglio sta all’edilizia come Lumezzane sta (o stava) alle rubinetteria ed alle posate. Tutta la filiera in pochi chilometri. Un sistema, che ora è piegato in due. 
 
Ci interessano testimonianze, ma soprattutto proposte. Idee per provare a ribaltare la partita. Le aspettiamo via e-mail all’indirizzo g.bonfadini@giornaledibrescia.it

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