Bassa

Bravo a scuola, ma bullo: bocciato anche al Tar

I giudici non hanno accolto il ricorso dei genitori di un sedicenne, non ammesso alla classe successiva per la condotta.
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Bravo nello studio, ma un disastro in condotta. Al punto da incassare una imprevista bocciatura, decisa dal Consiglio di classe nonostante la sufficienza in tutte le materie di studio. I genitori del 16enne, alunno di una scuola superiore della Bassa, non hanno creduto ai loro occhi quando è arrivato il responso, nonostante le  numerose avvisaglie durante l'anno scolastico. Si sono quindi rivolti ad un avvocato per ricorrere al Tar.

Quando però martedì scorso i documenti scolastici sono passati al vaglio del tribunale di via Zima, la posizione del ragazzo si è aggravata. Bravo sui libri, ma un bullo, arrogante, sfrontato con gli insegnanti e violento coi compagni, spesso protagonista di gesti riprovevoli.

Episodi ripetuti e penalmente rilevanti secondo i giudici, a tal punto che il fascicolo del ricorso è stato trasmesso alla Procura dei minorenni «per gli eventuali provvedimenti di competenza». Alla luce di questo quadro preoccupante, l’istanza sospensiva della bocciatura è stata respinta, perché, motiva il Tar, «il percorso di apprendimento scolastico - nel quale il ragazzo ha ottenuto (e continua ad ottenere) buoni risultati - non può essere apprezzato a prescindere da un corretto approccio comportamentale, che si esprime nei valori dell’educazione e del rispetto dei compagni e dei docenti di riferimento».

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