Bassa

Borgosatollo festeggia l'onestà di Emanuel

Ha restituito 750 euro trovati tra i vestiti regalatigli.
Teletutto: La storia di Emanuel che restituisce i soldi ritrovati
AA

Ieri è tornato a Borgosatollo, come fa ogni lunedì. È sceso dal pullman e si è diretto verso la Tabaccheria Capra, in centro al paese. E qui ha trovato un’accoglienza speciale, da parte dei cittadini di Borgo che da tempo lo conoscono e pure delle televisioni, locali e nazionali, che ieri erano lì proprio per lui, per registrare dalla sua viva voce la bella storia.

Lui è Emanuel, 48enne nigeriano di casa a Pralboino, assurto agli onori della cronaca per aver restituito 750 euro ad una signora di Borgosatollo che gli aveva regalato un pacco di vestiti, in mezzo ai quali, inavvertitamente, era finito quel bel gruzzolo di contanti. Cappellino nero calato in testa e bavero alzato fino ai denti per difendersi dal freddo, Emanuel racconta che è senza lavoro ormai da qualche anno e che si arrangia come può per pagare l’affitto di una stanza a Pralboino e per mandare i suoi tre figli di 8, 12 e 15 anni a scuola.

«È dura», dice. Ma nonostante le mille difficoltà, quando ha trovato quei 750 euro non ha pensato nemmeno per un attimo di far finta di nulla: «Ho preso i soldi e li ho lasciati a casa. Il lunedì dopo li ho portati con me e li ho restituiti». Perché? «Sono cristiano, ho timore di Dio. E la signora poi mi ha sempre aiutato». Come detto, Emanuel a Borgosatollo viene solo di lunedì: «Da Pralboino prendo il pullman» spiega; di fronte alla Tabaccheria Capra arriva intorno alle sette, poi da lì si sposta fuori dal supermercato Conad prima di tornare a casa. «Domani vado a Castegnato, dopodomani a Torbole. Sempre in giro» racconta. Una vita da viandante, che come può mantiene la famiglia in attesa di tempi migliori. «Vorrei un lavoro. Sono saldatore - dice Emanuel -. Prima lavoravo, adesso niente. Ho pochi soldi per pagare l’affitto e le bollette».

Ma in paese è conosciuto e benvoluto: tanti i sorrisi, le strette di mano accompagnate da una piccola offerta, le borse con alcuni vestiti per affrontare l’inverno. Tanti i saluti, anche dal Kenya, via Skype, da parte del padre dei tre fratelli titolari della tabaccheria: «Adesso sei diventato internazionale, te lo meriti!» ha scherzato con Emanuel il signor Capra. «Saluta tutti, è gentilissimo, non dà fastidio a nessuno» assicura Luciano Capra, che ogni lunedì dà una mancia a Emanuel che «pulisce il marciapiede qua fuori. Ormai è di casa». Lo stesso fa per la forneria di fronte, in cambio di pizza e qualche panino. E dopo il suo gesto, assicura Capra, con lui «la gente è anche un po’ più generosa».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia