Bassa

Amianto, via i sigilli a Ecoeternit

Dissequestrato l’impianto di smaltimento situato nella frazione di Vighizzolo. Per ora nessuna richiesta di rinvio a giudizio
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Una rimozione dei sigilli che segna la fine delle indagini, ma che suona anche come un preciso ammonimento. A sorvegliare con maggiore attenzione lo stato dei rifiuti che - eventualmente - verranno conferiti in futuro.

È quando ha deciso - con provvedimento dello scorso 18 luglio - il pm Federico Bisceglia, che ha disposto il dissequestro della discarica Ecoeternit, impianto - situato a Vighizzolo - destinato ad accogliere rifiuti contenenti amianto. Lo stop all’attività della discarica era stato deciso lo scorso mese di ottobre, in seguito ad un sopralluogo di routine dei tecnici dell’Arpa.

In quell’occasione, gli emissari dell’Agenzia regionale avevano intercettato due camion che trasportavano lastre di amianto non bonificato correttamente, come prescriverebbero le norme di smaltimento. Quanto al dissequestro, si tratta di una logica conseguenza della chiusura delle indagini. I cui risultati sono stati anche inoltrati alla Regione Lombardia, dal momento che è proprio il Pirellone ad avere titolarità a livello autorizzativo sugli impianti di smaltimento di amianto.

E ora, che succederà? Starà, eventualmente, ad Ecoeternit presentare una memoria al pm, prima che questi decida se chiedere il rinvio a giudizio degli indagati, che sono - nello specifico - il responsabile tecnico della discarica e l’amministratore della Ecoeternit.

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