Ultimo giorno per l'edicola di via Tirandi

Il gestore, William Pilat, che da nove anni, all’alba, alzava la «saracinesca» dell’edicola, ha deciso di chiudere e cedere la licenza.
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Il cartello «vendesi» campeggia in bella vista. Per l’edicola di via Tirandi, nel quartiere di San Bartolomeo, a poca distanza dall’istituto Tartaglia - Olivieri, oggi sarà l’ultimo giorno di apertura. Almeno per ora.

Il gestore, William Pilat, che da nove anni, all’alba, alzava la «saracinesca» dell’edicola, ha deciso di chiudere e cedere la licenza.
«Troppe le spese rispetto ai guadagni - dice -. Con questa entrata fatico a mantenere la famiglia. Le uscite sono tante, dalla scuola per le mie figlie, alle bollette e alle spese condominiali. E così ho deciso di cedere la licenza. Adesso sono in attesa di proposte concrete».

La crisi ha il suo peso, certo. «La gente magari rinuncia ad acquistare le riviste o i vari gadget che trovi in edicola», dice ancora William. Accanto a lui, il papà Marino, che gli dà una mano, specie il mattino. E poi non ha aiutato, ci dice William, «il fatto che nel vicino supermercato si possano acquistare giornali e riviste. Direi che ci ha portato via circa il 50% dei clienti. Loro possono contare sulla vendita anche degli altri prodotti che si tengono in un supermercato. Io invece non posso certo vendere frutta e verdura».

I primi cinque anni, «il lavoro è andato tutto sommato bene», ricorda. Poi negli ultimi quattro, complice anche la difficile congiuntura economica «è andato mano a mano diminuendo, fino a non riuscire più a coprire i costi per la diffusione logistica delle riviste - continua William - . Tanto che da un paio di settimane non le ricevo più e vendo solamente i quotidiani».
 

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