Tra piazze e tribunali tutta la vicenda Stamina

Si è consumata tra piazze e tribunali la vicenda legata al metodo Stamina ideato dal presidente di Stamina Foundation
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Si è consumata tra piazze e tribunali la vicenda legata al metodo Stamina ideato dal presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, basato sull’utilizzo a fini terapeutici di cellule staminali prelevate dal midollo osseo.

Queste le tappe principali della vicenda su cui oggi la Procura di Torino ha chiuso l’inchiesta.

- 28 SETTEMBRE 2011: viene sancito un accordo tra gli Spedali Civili di
Brescia e Davide Vannoni per applicare il metodo Stamina in un laboratorio della struttura.

- OTTOBRE 2011-APRILE 2012: trattati 12 pazienti (4 bambini e 8 adulti).

- 12 MAGGIO 2012: l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) chiude il laboratorio degli Spedali Civili di Brescia per mancanza di autorizzazioni e rischi per la sicurezza dei pazienti.

- LUGLIO 2012: l’ordinanza dell’Aifa è impugnata da Stamina Foundation e da alcuni genitori.

- AGOSTO 2012: il tribunale di Venezia impone agli Spedali di Brescia di continuare le cure con il metodo Stamina su di una piccola paziente. Almeno 30 famiglie ottengono le cure per via giudiziaria.

- MARZO 2013: emanato il decreto Balduzzi che prevede la prosecuzione del trattamento per chi è già in cura e la sperimentazione sul metodo con le regole dei trapianti.

- MAGGIO 2013: cambio di linea. Vengono stanziati con decreto 3 mln di euro per la sperimentazione clinica seguendo le regole utilizzate per i farmaci. Il coordinamento è affidato all’Istituto superiore di sanità. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nomina un comitato scientifico di esperti.

- 1 AGOSTO 2013: dopo diversi rinvii, Davide Vannoni consegna la metodica Stamina al comitato scientifico ottenendo garanzie di riservatezza. Intanto, numerosi altri ricorsi di malati sono accolti dai tribunali.

- 29 AGOSTO 2013: parere negativo all’unanimità del comitato scientifico sul metodo, per «mancanza di basi scientifiche» ed elementi di pericolosità per i pazienti.

- 27 SETTEMBRE: Stamina Foundation deposita al Tar del Lazio il ricorso amministrativo per contestare la composizione della Commissione scientifica del Ministero della salute.

- 10 OTTOBRE 2013: il ministero della Salute blocca la sperimentazione, considerando il parere del Comitato scientifico e quello successivo dell’avvocatura dello Stato.

- 25 NOVEMBRE: grande manifestazione di protesta promossa da malati e associazioni pro-StaminA. Presidi di malati bloccano le strade del centro di Roma. Sandro Biviano e Roberto Meloni, entrambi in carrozzella, attuano una protesta shock: utilizzano flebo e siringhe per estrarsi del sangue, gettandolo poi sulle foto di Giorgio Napolitano, Enrico Letta e Beatrice Lorenzin.

- 4 DICEMBRE 2013: il Tar del Lazio sospende il parere del comitato scientifico contrario alla sperimentazione, accogliendo dunque il ricorso di Davide Vannoni. Il ministero annuncia la nomina, a breve, di un nuovo comitato scientifico per la valutazione del metodo Stamina.

- 7 FEBBRAIO - Davide Vannoni viene rinviato a giudizio per tentata truffa. Gli viene contestato il tentativo di ottenere dalla Regione Piemonte un finanziamento di mezzo milione di euro, prima concesso e poi revocato. Una richiesta, secondo la Procura di Torino, avanzata nonostante la sua fondazione non avesse i titoli per ottenerla. E, addirittura, illustrando nel progetto sei casi di pazienti in realtà inventati.

- 23 APRILE - La Procura di Torino chiude l’inchiesta sulla metodica e avvia le notifiche di avviso chiusura indagini, l’atto che di norma precede il rinvio a giudizio, per venti persone. Tra queste Davide Vannoni. Diversi i reati ipotizzati nei suoi confronti e, a vario titolo, nei confronti del suo entourage. 

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