Strage di piazza Loggia: «Moltissimi indizi su Maggi»

«Moltissimi indizi su Maggi». È quanto scrive la V sezione penale della Cassazione sull'annullamento delle assoluzioni.
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A carico di Carlo Maria Maggi «vi sono moltissimi indizi che paiono essere convergenti verso un suo ruolo determinante nell’organizzazione della strage», mentre non sembra «esservi un’ipotesi alternativa a quella accusatoria che possa fare da filo conduttore per tutti gli indizi enumerati».
 
È quanto scrive la V sezione penale della Cassazione spiegando perchè il 21 febbraio scorso decise di annullare con rinvio le assoluzioni pronunciate in appello nei confronti di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte nel processo sulla strage di piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio 1974 a Brescia, in cui persero la vita otto persone e un centinaio rimasero ferite.

«Questa sentenza - scrivono i giudici di Cassazione - non è una pronuncia di colpevolezza, nè un invito alla revisione dell’esito assolutorio, bensì rappresenta uno stimolo ad una nuova valutazione, emendata degli errori riscontrati, degli elementi probatori».

Sta di fatto che secondo la Cassazione i neofascisti imputati per la strage di Brescia - almeno Maggi e Tramonte - sono stati assolti da un «ipergarantismo distorsivo» che ha finito per «svilire» tutti i numerosi indizi raccolti contro di loro.

 

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