Strage di Brescia, Zorzi: «Ora chi sa sveli i misteri»

Delfo Zorzi, assolto anche dalla Cassazione per la strage di piazza Loggia, torna su quel tragico fatto.
Piazza Loggia il giorno della strage del 28 maggio 1974 - Foto © www.giornaledibrescia.it
Piazza Loggia il giorno della strage del 28 maggio 1974 - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Assolto per piazza Fontana, assolto, anche dalla Cassazione per piazza della Loggia Delfo Zorzi, l’ex estremista di destra oggi imprenditore in Giappone, ribadisce in una intervista dopo la sentenza di assoluzione definitiva per la strage di Brescia, la sua totale estraneità ai fatti, esprime «empatia» per i familiari delle vittime, e chiede «con fermezza» che «chi sa sveli finalmente i misteri».
 
«Da 30 anni professo la mia innocenza - afferma Zorzi all’ANSA - che è stata confermata da decine e decine di giudici, da varie sentenze tutte di 3 gradi di giudizio. Innocenza di cui al fine mi è stato dato atto persino dall’associazione delle vittime». L’avvocato Sinicato, rappresentante dell’associazione dei parenti delle vittime, dopo aver inseguito per quasi 20 anni una sua condanna, in aula ha dichiarato di non volere l’annullamento della sua assoluzione. «È un fatto epocale - commenta l’ex attivista -, la prima volta che questo avviene in un processo di stragi in Italia, devo dare atto dell’onestà di animo ed anche intellettuale che hanno dimostrato i parenti delle vittime. Non essermi arreso per decenni nella lotta per la verità acquista così un significato».
 
Ai parenti delle vittime della strage di Brescia, Zorzi dice: «Sento sinceramente il bisogno di sottolineare l’empatia che provo nei loro confronti in quanto posso ben comprendere la loro sofferenza avendo, in maniera e misura molto diversa, sofferto però moltissimo anch’io, sotto tutti i profili personali e professionali».
 
Quarant’anni dopo ci sarà un altro processo per Maggi e Tramonte, nell’ennesimo tentativo di svelare la verità sulle stragi d’Italia. «La verità sarà molto difficile saperla - secondo l’imprenditore - perchè purtroppo una oscura regia ha voluto a tutti i costi ricercare per le stragi un colpevole che fosse rigorosamente "fascista" e, sottolineo, non "il colpevole". Si è cercato di speculare sulla sofferenza per finalità politiche; laddove chi ha causato una simile strage non era da assimilare nè alla destra nè alla sinistra; era solo uno squilibrato criminale, qualunque idea politica avesse. Per quanto riguarda il dottor Maggi, conosciuto a Venezia come il medico dei poveri, devo dire che rivelatesi false le accuse contro Zorzi hanno cercato di inventare un altro "mostro di estrema destra" da sbattere in prima pagina: gli rimaneva solo Maggi. Il calvario di questo poveretto durerà ancora degli anni».
 
Sulla possibilità di conoscere un giorno la verità sulle stragi, osserva: «In questa storia ci sono vittime dell’attentato, poi ci sono io, vittima di questa oscura storia giudiziaria. Sono io che chiedo con fermezza che chi sa sveli finalmente i misteri: costoro sono i burattinai ossequiosi del potere unico a cui mi riferivo, i servizi deviati, gli inquirenti che hanno sviato le indagini, i pubblici ministeri che hanno manipolato i pentiti dietro il pagamento di ingenti somme prese dai fondi riservati dello Stato e infine i pentiti, malavitosi che questi rappresentanti dello Stato non si sono fatti scrupolo di prezzolare a spese del contribuente per orchestrare quelle che nei processi si sono rivelate bugie. Tutti questi guardiani del pensiero unico ora dovrebbero finalmente dire la verità. Verità che proprio loro conoscono e hanno mistificato».

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