Stamina, lunedì il presidio delle famiglie al Civile

L'Ospedale: «Nessun trattamento», ma sono attese le famiglie che hanno ottenuto dai magistrati il via libera per proseguire la cura.
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Da un lato l’Ospedale Civile, saldo nelle sue posizioni: «Lunedì non ci sarà nessun trattamento con il metodo Stamina». Dall’altro Davide Vannoni e le 187 famiglie che hanno ottenuto dai magistrati il via libera per proseguire la cura: hanno annunciato che lunedì mattina saranno a Brescia per far sentire le loro voci in un presidio organizzato nel piazzale della struttura.
 
Per l’azienda ospedaliera non ci sono i presupposti per riprendere la somministrazione delle staminali mesenchimiali preparate con il metodo Stamina: la biologa Erica Molino non ha assicurato la sua presenza lunedì; inoltre i clinici dell’ospedale non intendono operare fino al pronunciamento del Comitato scientifico ministeriale. Il direttore generale Ezio Belleri ha perciò invitato i pazienti in attesa a non prendere parte al presidio promosso da Davide Vannoni, ideatore del metodo Stamina e ora candidato alle Europee.
 
Dal canto suo Vannoni ha convocato a Brescia le decine di famiglie che hanno ottenuto dai tribunali il via libera per proseguire le cure. «Lo stop alle terapie fa soffrire i nostri figli» è il grido unanime di mamme e papà.
 
Al presidio prenderanno parte anche il pediatra Mario Andolina e il segretario nazionale di Io Cambio, Agostino D’Antuoni.
«Oggi è morta un’altra bambina  - ha dichiarato - che aspettava le cure con le staminali. Faccio appello al ministro Lorenzin - aggiunge D’Antuoni - perché ordini subito la ripresa della sperimentazione convocando il Comitato scientifico. Il ministro ci aiuti a garantire domani la ripresa delle cure. Ci sono bambini che hanno solo quella speranza per salvarsi. Domani lotteremo, sarà battaglia per salvare da morte sicura bambini che potrebbero essere figli di ognuno di noi». 

 

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