Stamina, "le terapie non possono riprendere"

Il direttore del Civile ribadisce l'indisponibilità dei medici. Ma arrivano le denunce dei genitori.
AA

Una nuova giornata difficile con al centro il caso Stamina. La protesta, sempre pacata, dei genitori dei bimbi in attesa di infusioni fuori dall'ospedale Civile ha portato il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Ezio Belleri, a ribadire l'impossibilità di una ripresa delle terapie secondo il metodo di Davide Vannoni, presente lunedì a Brescia.

Dopo l'inchiesta della Procura di Torino, in cui risultano coinvolti anche cinque bresciani, non ci sono medici disponibili ad effettuare le infusioni. Resta la disponibilità della biologa di Stamina, Erica Molino, ma Belleri si riserva di verificare le condizioni poste dalla stessa, mentre appare impraticabile l'ipotesi che sia lo stesso Marino Andolina, braccio destro di Vannoni, a proseguire con le terapie a Brescia. 

"È stata una giornata molto difficile. L’azienda ospedaliera è impossibilitata a ricominciare le cure per tante ragioni - ha detto Belleri  -. La biologa di Stamina ha dato una disponibilità condizionata, mentre i nostri clinici hanno confermato di non voler riprendere le somministrazioni". Il direttore generale del Civile si è poi soffermato sulla posizione della dottoressa Molino, biologa indagata dalla Procura di Torino: "La sua è una posizione difficile. Se sarà chiamata dai magistrati ad intervenire sui singoli casi lo farà solo se non avrà ripercussioni penali".

Dall'altra parte, però, le famiglie hanno deciso di denunciare i camici bianchi e i vertici dell'azienda ospedaliera perché non rispettano le ordinanze dei giudici che in più casi hanno imposto la ripresa delle terapie.

L'assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Mario Mantovani, ha spiegato di essere alla ricerca di nuove strutture in cui continuare i trattamenti.

"Noi - ha detto Mantovani - abbiamo scritto a tutti i dirigenti delle aziende ospedaliere chiedendo se c'è qualche medico disponibile a fare le infusioni e stamattina stiamo facendo questa richiesta, vediamo se qualche medico si renderà disponibile". 

Nel frattempo Daniele, il bimbo di Matera affetto dalla malattia di Niemann Pick, che ha da poco ricevuto il via libera dal Tribunale per essere sottoposto alle cure con il metodo Stamina, è stato ricoverato in gravi condizioni proprio al Civile. Per lui si sono rese necessarie le cure in pediatria, ma, assicura sempre Belleri, "non significa che verranno ripresi i trattamenti".

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia