Stamina, arrivato Andolina: «Attese nuove ordinanze»

Arrivati a Brescia il numero due di Stamina, Marino Andolina, e il presidente dell'Ordine dei Medici di Trapani
Nuove ordinanze in arrivo
AA

Prima è arrivato a Brescia il presidente dell’Ordine dei Medici di Trapani, Giuseppe Morfino, nominato ausiliario del giudice per proseguire i trattamenti del presunto metodo Stamina su un bambino di Trapani con la distrofia di Duchenne. Poi è stata la volta del numero due di Stamina foundation, Marino Andolina, ausiliario del giudice per il caso di Federico Mezzina, bimbo di Fano affetto dal morbo di Krabbe. Dopo la riunione con la direzione dell’ospedale, l’annuncio: nelle prossime ore ci saranno nuove infusioni sui piccoli pazienti.

È la conseguenza delle ultime ordinanze emesse da giudici di diverse città, che nominando un ausiliario che le faccia eseguire superano la mancata disponibilità dei medici del Civile a praticare nuove infusioni.

«Ci sono altre ordinanze che pare stiano uscendo» in queste ore, ha detto Andolina. Che dovrebbe praticare il trattamento Stamina su Federico nelle prime ore di martedì.

La settimana prossima dovrebbe essere la volta di Noemi, bambina dell’Aquila affetta da Sma1; il giudice ha affidato la nomina di un’apposita équipe alla biologa di Stamina, Erica Molino. Ma il Civile ha fatto ricorso.

Nel frattempo si è appreso che a settembre tornerà a riunirsi la commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia per l’indagine conoscitiva sul caso Stamina, come deciso lunedì dalle forze politiche presenti alla seduta.

E proprio nelle stesse ore agli Spedali Civili è stata notificata una nuova ordinanza con la quale un giudice del Tribunale di Roma nomina la biologa di Stamina, Erica Molino, coordinatrice di un’èquipe per praticare infusioni su una bambina tra i 34 pazienti già in trattamento nell’ospedale bresciano prima della sospensione dello scorso aprile.

L’ordinanza ricalca di fatto quella del Tribunale dell’Aquila. «Anche in questo caso al Tribunale di Roma chiederemo chiarimenti» ha detto il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia, Ezio Belleri. «Non ci opponiamo alle disposizioni dei magistrati. Dobbiamo assumere decisioni in collaborazione con la biologa Molino nominata coordinatore di èquipe, non ausiliario del magistrato. Sono poteri diversi».  

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia