«Spazi vuoti e degrado», nuovo furto a Borgo Wührer

Ladri all’interno della fondazione San Benedetto per la seconda volta in un mese: «È la spia del degrado di Borgo Wührer».
Borgo Whurer, il deserto
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Due furti in poco meno di un mese. Ad essere presa di mira la sede della fondazione San Benedetto che ha sede a Borgo Wührer, la quale tra l’altro ospita alcune attività avviate da giovani che trovano ospitalità nei locali della fondazione.

«L’ultima volta che abbiamo aperto i nostri locali è stato sabato mattina - racconta Antonella Viviani, segretaria della San Benedetto mentre si sta recando in Questura per la denuncia - quindi non sappiamo se i ladri siano entrati nella notte tra sabato e domenica o in quella tra domenica e lunedì. La tecnica però è stata la stessa del 30 settembre scorso: telecamere alzate verso il soffitto e possibilità di agire indisturbati, anche perché ormai Borgo Wührer è zona senza dubbio poco frequentata e abitata». Bottino dei ladri? Un televisore di una delle attività ospitate dalla fondazione, una telecamera contenuta all’interno di una piccola cassaforte, alcune decine di euro e un dvd.

«A fine settembre - racconta Viviani - presero alcune attrezzature fotografiche della Mida Studio, impresa di ragazzi molto giovani che ha in comodato d’uso gratuito due stanze. In più si erano portati via un pc utilizzato dagli studenti che vengono a fare i compiti nei nostri locali».

I ladri hanno utilizzato l’ingresso che porta al primo piano e lì hanno fatto razzia: non sono invece arrivati al secondo piano, dove la San Benedetto può contare su altri spazi.

«Abbiamo voluto denunciare pubblicamente l’episodio, oltre che alle autorità giudiziarie, perché è il secondo nel giro di meno di un mese e perché rappresenta una spia del degrado nel quale è caduto Borgo Wührer. È anche emblematico - conclude Antonella Viviani a nome della fondazione - che diverse attività commerciali abbiano abbandonato la zona, moltiplicando di fatto gli spazi vuoti. Tutto ciò non può che favorire chi vuole compiere furti».

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