Rifiuti pericolosi, azienda sotto sequestro

Rifiuti pericolosi con sostanze dal potenziale cancerogeno diluiti o miscelati in modo irregolare: sigilli ad azienda della città.
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Rifiuti pericolosi, con sostanze dal potenziale cancerogeno, sarebbero stati diluiti o miscelati e smaltiti in maniera irregolare al fine di consentire il rientro nei parametri di legge. E' quanto secondo gli inquirenti è accaduto in città, in un'azienda che smaltisce oltre il 30 percento delle polveri di abbattimento provenienti da tutti gli inceneritori d'Italia. Questa è solo la principale tra le violazioni che le indagini del Corpo forestale dello Stato hanno portato alla luce.
 
Il Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale di Brescia ha, pertanto, eseguito il sequestro dell'impianto per attività di smaltimento di rifiuti non previsti in autorizzazione e miscelazione/diluizione di rifiuti pericolosi cancerogeni. Denunciati il responsabile dell'impianto e l'amministratore delegato della società, gia' arrestato nei mesi scorsi nella Capitale per reati ambientali. Le persone coinvolte rischiano pene pecuniarie fino 26mila euro e la reclusione fino a due anni.
 
Tra le numerose violazioni all'Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) contestate alla ditta, vi sarebbero anche le inosservanze alle prescrizioni dei rifiuti in entrata, un'omessa trasparenza delle procedure, il superamento della soglia del 30 percento relativamente al quantitativo di rifiuti pericolosi trattabili autorizzati, la mancanza delle prescrizioni per i controlli degli scarichi nei corpi idrici superficiali e l'omesso controllo di alcuni parametri per lo scarico nella fognatura, tra cui la presenza di pesticidi, solventi organici e idrocarburi. Di particolare gravità sarebbe una prassi contestata dagli investigatori della Forestale: la miscelazione/diluizione di rifiuti pericolosi al fine di consentire il rientro nei parametri di legge.

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