Rifiutato, l'aggredisce e la minaccia di morte per mesi

Un 52enne originario di Cremona, protagonista di un'escalation di atti persecutori, è stato arrestato dalla Polizia
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Lui la conosce in un bar. Lei rifiuta le sue avances. È l’inizio di una vicenda inquietante. Fatta di pressioni crescenti. E poi di aggressioni e minacce di morte.
 
Un 52enne originario di Cremona, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, è stato arrestato dagli agenti del commissariato Carmine. L’uomo si trova in carcere.
 
Il cremonese, Z.I le iniziali, aveva avvicinato la donna, una 41enne che abita nella zona nord di Brescia, in un bar, dove lei si trovava con alcune amiche.
 
Quell’incontro di febbraio ha fatto scattare qualcosa nel 52enne. Qualcosa di sbagliato. Da marzo in poi il 52enne ha messo in atto una serie di comportamenti sempre più pressanti. Un’escalation che ha portato all’aggressione fisica e alle minacce di morte.
 
La situazione ha provocato alla donna gravi conseguenze. Anche dal punto di vista medico. «Ansia, crisi emotiva o stato di panico da stress» la diagnosi del medico curante.
 
Scoperto l’indirizzo di casa e del posto di lavoro, il cremonese ha iniziato a farsi trovare in strada e a seguirla. L’ha invitata a cena. Le ha fatto regali. Vistosi rifiutato, ha preso ad insultarla e a minacciarla. È scattata la denuncia presso i Carabinieri per atti persecutori. Lui, però, non ha desistito.
 
A fine marzo si è registrata la prima aggressione fisica. La donna, nell’occasione, è stata salvata dall’intervento di alcuni passanti. Poi sono arrivate le minacce di morte.
 
La bresciana, che oramai aveva smesso di andare al lavoro per paura di incontrare l’uomo che la ossessionava, ha avvisato anche i vicini di casa di quanto le stava capitando.
 
È stato proprio uno dei vicini a telefonarle, qualche giorno fa, per avvertirla: «L’uomo che ti perseguita è qui, nel cortile del palazzo. Sta tentando di entrare». Immediata la telefonata al 113. La Volante è arrivata e ha individuato il 52enne. Che ha minacciato la donna di morte anche alla presenza degli agenti. Nel giubbino aveva due cacciaviti di 25 e 28 centimetri.
 
Z.I. è stato arrestato per atti persecutori e possesso ingiustificato di armi o oggetti atti ad offendere. Il suo arresto è stato convalidato e per lui è stata disposta la misura cautelare della detenzione in carcere in attesa del processo.

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