Prostitute cinesi on line, salta la connessione

Tre centri di smistamento, a Rimini, Parma e Milano, per un'organizzazione attiva anche a Brescia
AA

Si è conclusa lunedì mattina all’alba con l’esecuzione di quattordici ordinanze di custodia cautelare l’operazione Fenghuang, che ha permesso alla polizia di sgominare una banda composta da italiani e cinesi dedita allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione. Il giro è stato scoperto dalla squadra mobile di Rimini, guidata dal vice questore aggiunto Nicola Vitale. L’indagine ha interessato diverse città italiane fra cui Milano, Brescia, Cremona, Reggio Emilia, Modena e Forlì, dove le prostitute, tutte cinesi e senza regolare permesso di soggiorno, esercitavano.

L’organizzazione, gestita dalle persone finite in manette, portava le ragazze a Rimini per metterle alla prova prima di destinarle nelle altre località. L’attività di meretricio non avveniva in strada ma in appartamento, grazie a una rete di locatori compiacenti. Gli annunci delle prestazioni erano pubblicizzati su siti internet dove i clienti potevano trovare i numeri di telefono da contattare che facevano capo fondamentalmente a tre centri di smistamento: a Rimini, Poiano Milanese e Parma.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia