Profughi, solo un sindaco su cinque dal prefetto

Scarsa partecipazione da parte dei sindaci e parlamentari chiamati a raccolta dal prefetto per l'accoglienza dei richiedenti asilo.
Profughi, il Prefetto: serve più collaborazione
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«Se non c’è la collaborazione di tutti sarò costretta ad agire attraverso provvedimenti autoritativi». Lo ha detto il prefetto di
Brescia Livia Narcisa Brassesco Pace che ha incontrato alcuni sindaci della provincia sull’emergenza profughi, non escludendo come ultima soluzione il ricorso all’utilizzo della caserma Serini di Montichiari. Anche nel bresciano sono in arrivo profughi dalla Libia e dalla Siria, 534 dal 22 marzo scorso. 

«Di questi 252 si sono allontanati volontariamente , mentre 282 sono stati distribuiti in dieci comuni», fanno sapere dalla prefettura. Per questo è stato organizzato un incontro per sondare la disponibilità dei comuni ad accogliere profughi. Nei prossimi giorni ne sono attesi un altro centinaio. La maggior parte dei sindaci ha però espresso perplessità a causa della mancanza di strutture. L'incontro con primi cittadini, parlamentari e rappresentanti delle forze dell'ordine, avvenuto mercoledì mattina in San Barnaba, ha visto però una scarsa partecipazione proprio da parte dei politici. In particolare, su 206 Comuni bresciani, solo 43 erano rappresentati dai rispettivi sindaci, mentre di parlamentari ce n'erano solo due. 

Il prefetto Brassesco Pace ha richiamato gli amministratori al senso di responsabilità: «Facciamo tutti la nostra parte», ha detto in sintesi, chiedendo collaborazione nella gestione dell'emergenza, come già fatto più volte nelle scorse settimane. Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri con amministratori per gestire l'accoglienza dei richiedenti asilo. 

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