Nuovi profughi in arrivo, sindaci chiamati a fare rete

In arrivo un centinaio di profughi nei prossimi giorni, il prefetto chiama i sindaci a raccolta.
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Sono circa cento i nuovi profughi che nei prossimi giorni troveranno ospitalità in provincia di Brescia. L'emergenza sbarchi continua e le tragedie in mare si susseguono senza sosta: in questo quadro, con l'Italia che è tornata a chiedere maggiore sostegno all'Europa (l'operazione Mare Nostrum sarà seguita da Frontex Plus), non si ferma il lavoro delle prefetture per trovare alloggi per gli stranieri in arrivo. Proprio lunedì il prefetto Narcisa Brassesco Pace ha incontrato i sindaci di Castenedolo, Desenzano, Edolo, Gavardo, Idro, Iseo, Leno, Rovato e Salò.

Due gli obiettivi: condividere la ricerca di spazi sul territorio e i piani di distribuzione nelle strutture che vengono via via individuate; chiamare gli amministratori ad un ruolo più da protagonisti in un'emergenza a cui, evidentemente, vanno trovate soluzioni. Anche se non mancano le prese di posizione contrarie, come quelle dei sindaci leghisti o come le proteste andate in scena a Montichiari. I primi cittadini convocati dal prefetto si sono detti però disponibili ad incontrare i loro colleghi dei Comuni vicini per illustrare loro la situazione in merito ai nuovi arrivi, imminenti e più a lungo termine, e condividere la necessità di farvi fronte. 

A questo proposito, mercoledì 3 settembre tutti i sindaci della provincia sono stati invitati assieme ai parlamentari bresciani ad un incontro generale sul tema dell'accoglienza dei richiedenti asilo. In passato, come in occasione dell'emergenza del 2011, l'esito di questi appuntamenti non è sempre stato soddisfacente in termini di risposta. Stavolta, però, i numeri degli sbarchi sono ancora più drammatici: il 14 agosto, secondo i dati del Viminale, è stata superata quota 100mila.

Emanuele Galesi

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