«No» alle discoteche che sfruttano le scuole

«No» alle discoteche che sfruttano le scuole: dal Liceo Calini parte la petizione di uno studente che denuncia i guadagni illeciti.
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E’ uno studente del Liceo Calini a promuovere la petizione che dice no «ai guadagni illeciti delle discoteche», ottenuti sfruttando l’immagine di alcune scuole superiori bresciane. Utilizzare i nomi delle sedi scolastiche, talvolta gli studenti stessi, per promuovere feste e manifestazioni: questa la strategia adottata da alcuni locali bresciani, che riescono ad aumentare il loro guadagno privato grazie ad un’istituzione pubblica.

Marco Castelli, allarmato da questa situazione, ha deciso di creare un sito web a sostegno della causa, denunciando anche lo sfruttamento dei rappresentanti d’istituto ai quali viene chiesto di occuparsi delle prevendite. Senza dimenticare gli scandali dei video girati nelle aule, come quello con la modella bresciana Valeria Colosio, girato proprio all’interno del Calini, che aveva fatto scalpore nel dicembre scorso.

Il ragazzo, iscritto al quinto anno del liceo scientifico, ha inoltrato la sua protesta a Maria Rosa Raimondi, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Brescia, chiedendo un forte intervento per fermare questa situazione e una maggiore vigilanza da parte dei presidi delle singole scuole.
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