La pittura giapponese arriva al Museo Diocesano

Cento incisioni in mostra, tra le quali due antiche versioni della celebre «Grande Onda» di Hokusai.
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Un pergolato di petali di ciliegio e di foglie d’acero fluttua sulle sale del Museo Diocesano, introducendo i visitatori alla scoperta di circa cento incisioni della scuola pittorica giapponese, gran parte mai esposte prima. Ha inaugurato sabato la  «Hiroshige, Hokusai e i grandi maestri dell’ukiyo-e nelle stampe giapponesi», frutto di un anno di studio sul patrimonio calcografico della Fondazione Pompeo e Cesare Mazzocchi compiuto da un’équipe coordinata da Paolo Linetti e Nicoletta Spadavecchia. «Il lavoro svolto ci ha permesso di scoprire alcune stampe sconosciute e di ritrovarne altre credute smarrite - spiega Paolo Linetti. - Si tratta di un tesoro inestimabile a livello internazionale».

È la prima volta che la collezione Mazzocchi di stampe giapponesi è oggetto di uno studio approfondito. «Eravamo consapevoli di possedere una collezione importante - commenta Alberto Facchetti, presidente della Fondazione - ma finora era stata solo conservata e mai valorizzata».

Le stampe, custodite gelosamente nel palazzo di Coccaglio, hanno mantenuto inalterati gli splendidi colori originali ma presentano erosioni e imbrunimenti della carta. Gli organizzatori della mostra hanno scelto di contenere al minimo i costi per l’allestimento (circa 90 euro), utilizzando la quasi totalità del budget per lo spianamento dei rotoli e la loro conservazione. Le stampe, tuttavia, hanno ancora bisogno di cure. Da qui l’idea di farle «adottare» ai visitatori che vogliano patrocinarne il restauro, o anche solo una sua parte (all’ingresso dell’esposizione sarà disponibile un libretto con i modi e i costi).

La mostra resterà aperta fino al 31 luglio, tutti i giorni tranne il mercoledì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. L’ingresso è compreso nel biglietto del Museo Diocesano (5 euro).

Accanto alle stampe della collezione Mazzocchi, anche alcune incisioni prestate dai collezionisti Chiara Fasser e Giuseppe Nova, tra cui le prime due versioni della celebre «Grande Onda» di Hokusai. Completa il percorso espositivo la proiezione in anteprima del cartone animato «L’arte con Matì e Dadà - Hokusai» realizzato da Giovanna Bo’ e prodotto dalla Rai.

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