«La moglie è mia, la picchio quando voglio»: arrestato

Maltrattamento familiare, stalking e il caso di un allontanamento d'urgenza che farà scuola
Volante contro la violenza sulle donne e lo stalking
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Superlavoro nelle ultime ore per gli uomini della Volante della Questura di Brescia, che hanno messo a segno arresti per maltrattamento familiare e stalking e infine per allontanamento.
 
Il primo episodio risale alle 5 del mattino di lunedì, quando la Polizia è intervenuta in una abitazione del centro, zona galleria Tito Speri, su segnalazione di una residente che aveva sentito una donna urlare e chiedere aiuto. Un egiziano di 42 anni ha aperto la porta dell’appartamento da dove provenivano le grida, ma non ha collaborato con gli agenti. Le ulteriori verifiche hanno rilevato la presenza della moglie, 31enne lituana, chiusa in una stanza dopo essere stata picchiata.
 
Il motivo delle percosse? La donna, svegliandosi, aveva destato dal sonno anche il marito e l’aveva criticato perché aveva lasciato la casa in disordine. Dopo essere stata presa a calci, pugni e schiaffi era riuscita a barricarsi in camera. Il marito agli agenti ha candidamente detto: «La moglie è mia e la picchio quando voglio».
 
La 31enne è stata condotta in ospedale, ove il medico legale le ha refertato escoriazioni ed ematomi che testimoniavano violenze pregresse. La donna ha espresso la volontà di essere collocata con i figli, un bimbo di 9 anni e una bimba di 6, in una struttura protetta, mentre l’uomo arrestato è stato condannato con rito direttissimo per maltrattamenti in famiglia. Rimesso in libertà, è comunque colpito sulla base della denuncia da un divieto di avvicinamento.
 
A poche ore di distanza un secondo intervento ha riguardato un pakistano di 41 anni denunciato per stalking. Due le segnalazioni che hanno mosso i poliziotti: la prima risale alla mattina, la seconda al pomeriggio. L’uomo, nonostante fosse sposato e padre di tre figli, essendosi innamorato di una barista continuava a disturbarla nel locale chiedendo di parlare con la collega moldava di 24 anni.
 
La polizia, arrivata sul posto, ha poi scoperto che lo stesso uomo era stato denunciato al comando dei carabinieri di Sant’Eustacchio il 9 febbraio per atti persecutori sempre nei confronti della stessa donna. Ulteriori indagini hanno fatto scoprire che la ragazza prima lavorava per quest’uomo in un bar di via Corsica, ma si era licenziata a causa delle continue persecuzioni. Non avendo cambiato atteggiamento l’uomo è stato arrestato. L’accusa è di stalking.
 
Il terzo episodio, che farà scuola, è la misura di allontanamento d’urgenza dall’abitazione familiare, per la prima volta applicato in una situazione di convivenza tra inquilini non legati da rapporti affettivi.
 
In via Apollonio erano in affitto in un appartamento tre italiani: un uomo di 36 anni, una donna di 49 anni e un ragazzo di 21 anni. Il fatto risale alle prime ore del mattino, quando una donna chiama la polizia perché i coinquilini si stavano picchiando. La polizia arrivando sul posto scopre che uno dei due uomini era già stato denunciato pochi giorni prima sempre dalla Polizia per procurato allarme.
 
La vittima del litigio, in questo caso il ragazzo di 21 anni, ha detto di essere stato colpito dall’uomo con un martello. L’oggetto trovato in una stanza viene sequestrato. I due uomini sono poi andati in ospedale con sette giorni di prognosi. Il provvedimento di allontanamento d’urgenza viene convalidato per la prima volta dal gip anche per contesti di convivenza tra inquilini.
 

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