L'auto? Per Legambiente è meglio lasciarla a casa

Una ventina di volontari hanno provato a spostarsi con i mezzi pubblici e in bici. Ma le ciclabili restano ferme e inadeguate.
Mobilità, la gara di Legambiente
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La metropolitana, il bus, la bicicletta. A volte anche fare due passi. Qualsiasi cosa, per Legambiente, ma non l'automobile. Si può fare a meno di usarla, organizzandosi, in una città come Brescia, dove le distanze non sono siderali. Per dimostrarlo, una ventina di volontari dell'associazione ambientalista si sono spostati con i mezzi alternativi dandosi appuntamento in piazza Loggia. L'hanno fatto in occasione della Settimana Europea della Mobilità, quest'anno particolarmente sottotono, per chiedere anche più interventi a favore di chi vuole lasciare l'auto in garage.

Oltre che alla rete del trasporto pubblico, si guarda alle ciclabili. Nell'aprile 2011, l'assessore alla Mobilità era Fabio Rolfi, era stato annunciato un piano di rilancio pluriennale particolarmente corposo, 135 pagine, potenzialmente ricco, 10 milioni gli investimenti complessivamente previsti, 2 milioni quelli messi a bilancio, esteso, con una lunghezza totale di 105 chilometri. Risultati? Zero. Problema di fondi, si è detto, come altre iniziative interrotte a metà strada o ancor prima di iniziare. 

Ora l'assessore è Federico Manzoni, ciclista pure lui, la mobilità ciclabile è una delle priorità della Loggia e sono in programma interventi di manutenzione con ambizioni più modeste ma, visto lo stato di alcune ciclabili, ugualmente necessari. Concentrati, per quest'anno, nell'Oltremella e nella zona sud della città. Per vedere nuove piste, insomma, la strada è ancora lunga. 

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