«Il mio cuore è con i poveri»

Claudia Nodari Gorno è stata eletta a Roma presidente della Federazione nazionale della Società San Vincenzo: «Ho pensato che fosse giusto mettermi a disposizione»
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«Il nostro carisma si esprime e si autentica nel delicato mondo dei poveri e degli emarginati. Ma non basta attivarsi per dar loro una mano, occorre maturare un coraggioso impegno profetico, un'attenta lettura dei segni dei tempi, come contributo alla promozione globale del fratello che soffre. Bisogna riscoprire la presenza e l'azione dello Spirito, che agisce anche nella nostra realtà vincenziana». L'emozione ha avuto per un momento la meglio, al momento dell'elezione di Claudia Nodari Gorno a presidente nazionale della Federazione della Società di San Vincenzo De Paoli avvenuta a Roma al termine dei lavori dell'assemblea nazionale.

Uno stato d'animo sul quale ha prevalso, subito dopo, la consapevolezza di iniziare - meglio, di continuare - un percorso nella San Vincenzo iniziato nel lontano 1962 e mai interrotto. «Al Centro del mio operare e del mio cuore ci sono i poveri», sottolinea. E racconta come da un evento strettamente personale sia ulteriormente maturata in lei, sempre supportata dal marito Carlo Gorno Tempini, la consapevolezza che per lei Qualcuno avesse un disegno diverso. E da allora la San Vincenzo è diventata parte integrante della sua vita, della sua capacità di accogliere e di ascoltare senza cadere in sterili buonismi, convinta che il vero aiuto consista nel dare a ciascuno l'opportunità di valorizzare le proprie capacità e di metterle a frutto.

«Ci sono delle virtù proprie che venivano già raccomandate da San Vincenzo e che si rivelano ancora oggi veramente indispensabili per prendere contatto con i nostri fratelli che sono nel bisogno, come umiltà, semplicità, dolcezza, mortificazione e zelo», si legge nel testo in cui si spiega lo stile Vincenziano. Ed è assumendo quello «spirito di povertà come spirito di partecipazione», come un «mettersi al servizio degli altri», che Claudia Gorno Tempini ha deciso di accettare la sfida della presidenza nazionale, un incarico che durerà per sei anni e che, fino all'aprile 2011, si sovrapporrà con quello di presidente del Dormitorio San Vincenzo di Brescia.

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