Emergenza casa, occupate le casette del Metrobus

Gli attivisti di Diritti per tutti hanno occupato le casette di via Gatti, usate dagli operai durante la costruzione del Metrobus
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Dopo l'occupazione dimostrativa di settembre, arriva l'occupazione vera e propria. Nuova azione a Brescia contro l’emergenza abitativa da parte del Comitato provinciale contro gli sfratti e dell’Associazioni diritti per tutti. In mattinata un gruppo di attivisti ha occupato le casette prefabbricate di via Gatti, nel quartiere di San Polo, dove in passato alloggiavano gli operai impegnati nei lavori per la reAlizzazione della metropolitana. L’intenzione è di creare un centro per l’emergenza abitativa.

Già una decina di persone si starebbe attrezzando per passarvi la notte. L’area diventerebbe così il secondo spazio abitativo autogestito della città, dopo l’ex hotel di via Corsica occupato a febbraio e che, fa sapere un portavoce dell’ Associazione diritti per tutti, non ha più posti disponibili.

Già lo scorso settembre l’area di via Gatti era stata occupata in modo simbolico, con l’obiettivo di indicare un’area già pronta ad accogliere persone sotto sfratto.

Al momento la situazione è tranquilla, tutto si è svolto senza incidenti e in modo pacifico, sotto il controllo di alcuni poliziotti. Gli attivisti, nei mesi scorsi, avevano chiesto in Prefettura la possibilità di mettere a disposizione le casette per far fronte all'emergenza abitativa, ricevendo una risposta affermativa. Per chiudere il cerchio mancava però il "sì" da parte del Comune che però non ha mai indicato un'area utile per trasferire le casette e renderle abitabili.

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