Droga: in manette il Messi d'Albania con base a Brescia

Autore dell’arresto il gruppo antidroga della Guardia di Finanza di Brescia, in collaborazione con la Polizia olandese
Preso il boss della droga
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Il «Messi d’Albania» finisce in panchina. Bresciani e olandesi vincono la partita internazionale contro uno dei più grossi trafficanti di droga a livello europeo. Che si era guadagnato il soprannome per due ragioni: la somiglianza con il fantasista argentino del Barcellona e... l’estro criminale.
 
Parliamo del latitante Pajana Bledar, cittadino albanese, finito in manette martedì dopo oltre due mesi di intercettazioni, pedinamenti e appostamenti.
 
Autori dell’arresto sono stati gli uomini del gruppo operativo antidroga della Guardia di Finanza di Brescia, in collaborazione con la squadra della Polizia olandese. L’Argentina, per vie tangenziali, torna anche nella rotta dei suoi traffici. L’uomo gestiva infatti una fitta rete di spaccio di cocaina proveniente dal Sudamerica. Arrivava in Europa via Lisbona-Madrid, e veniva recapitata a connazionali di casa in Italia, al centro e al nord.
 
Un giro da pesi massimi: l’arrestato faceva arrivare nel Bel Paese più di 200 chilogrammi di cocaina al mese.
 
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia, hanno interessato alcuni paesi del nord-Europa e sono state svolte, tramite la direzione centrale servizi antidroga e l’Interpol, in sinergia con la Polizia belga e quella olandese. Il latitante, che aveva stabilito basi logistiche in provincia di Brescia e Bergamo, era fuggito dall’Italia lo scorso ottobre, quando due dei suoi uomini di fiducia erano stati arrestati dalla guardia di finanza con 20 chilogrammi di cocaina.
 
Aveva cercato di «smarcarsi», proprio come Messi, e si era rifugiato in Belgio e in Olanda, dove viveva da re e passava lunghe serate al casinò.
 
Il «Messi d’Albania» è stato fermato nelle vicinanze dell’aeroporto di Eindhoven, mentre stava accompagnando una persona che doveva fare rientro in Italia. In seguito al fermo sono state eseguite perquisizioni a Treviso e Padova, e sono state sequestrate due auto di lusso. Sono in corso ulteriori indagini ed accertamenti per ricostruire il network delinquenziale. 
 
L’operazione s’inserisce nel quadro della lotta al narcotraffico portata avanti dalle fiamme gialle bresciane, che in questo 2014 ha consentito di sequestrare oltre 80 chilogrammi di coca, denaro e beni per oltre un milione di euro, nonché di arrestare 47 persone. 
 

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