Droga a fiumi per il Bresciano, 15 arresti

Fiumi di cocaina e hashish che arrivavano dall’estero, Santo Domingo in particolare, e finivano nel Bresciano: 15 le persone in carcere
Droga a fiumi per il Bresciano, 15 arresti
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Fiumi di cocaina e hashish che arrivavano dall’estero, Santo Domingo in particolare, e finivano nel Bresciano. Droga spacciata tra Rezzato,  Montichiari e il lago di Garda. Sono 15 le persone finite in carcere, più una ai domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta del sostituto procuratore Silvia Bonardi. Alcune delle quali già ascoltate dal Gip Bianca Maria Bianchi nel corso degli interrogatori di garanzia a Canton Mombello. Messi sul mercato, tra febbraio e aprile 2010, almeno 5 kg tra cocaina e hashish.

Certo anche l’acquisto di 3 kg e mezzo di droga a Santo Domingo; coca che però l’organizzazione criminale non era riuscita ad importare nel nostro Paese perché sequestrata a Zurigo il 3 aprile di quattro anni fa. Nelle rete delle forze delle ordine sono finiti soggetti italiani e stranieri; quasi tutti già con precedenti. 

A capo dell’organizzazione, secondo la ricostruzione degli inquirenti, era il bresciano Massimiliano Rocca, rezzatese che gestiva il traffico di stupefacente. Tra i vertici, stando agli esiti dell'inchiesta, anche Abramo Bettoni, nato a Borno, ritenuto il promotore e direttore dell’organizzazione; affidava i compiti, decideva le strategie, secondo gli investigatori. Reperiva poi la droga in Italia e all’estero mantenendo direttamente i contatti con i fornitori.

Addetti allo spaccio erano invece, sempre stando alle risultanze d'indagine, Giuliano Azara e Sheran Panizzi. Non mancavano poi i corrieri della droga addetti anche a curare la trattiva in terra dominicana e alla successiva introduzione in territorio nazionale. Un giro di droga stroncato poche ore fa.

 

 

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