Doveva costruire lo Stadium del Brescia: è in manette

Arrestato Claudio Zaniboni, imprenditore e immobiliarista di casa a Carpenedolo ma attivo in città
Fallimento B-Consulting: domiciliari per Zaniboni
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Dodici milioni di euro spostati affinché su tali somme non venissero pagate le tasse. Sette milioni di beni «svenduti». Quattro milioni di ricavi fittizi in contabilità. Un «buco» complessivo di circa 57 milioni.
 
Sono questi i numeri dell’operazione condotta dal nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza che ha portato nelle scorse ore all’arresto dell’imprenditore e immobiliarista Claudio Zaniboni, di casa a Carpenedolo ma attivo in città.
 
Si tratta di un nome conosciuto negli ambienti sportivi: sua, infatti, la paternità del progetto «Stadium» del Brescia (doveva sorgere tra Castenedolo e Montichiari), presentato nel marzo 2005 a Cannes con un testimonial del calibro di Roberto Baggio e poi mai costruito. All'epoca si immaginava che lo Stadium sarebbe stato pronto per il 2009
 
L’indagine ha preso le mosse dall’individuazione di mancati versamenti Iva da parte di una delle società del gruppo per circa 2,5 milioni di euro.
 
La holding, B-Consulting Spa, e alcune delle controllate sono state dichiarate fallite tra il 2012 e il 2014. All’alba di questo giovedì sono scattate le manette. L’imprenditore, 58 anni, deve rispondere di bancarotta fraudolenta: alcuni degli illeciti sarebbero stati commessi in concorso con un 66enne pure residente in città.
 
L’attività del gruppo, nella fattispecie, era finalizzata alla costruzione di centri commerciali, sia in Italia, sia all’estero. Ma, come si diceva, la realtà era attiva anche nell’ambito della costruzione di stadi. Come quello presentato, ma mai realizzato, in cui avrebbero dovuto giocare le rondinelle.
 
 

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