Dell'Osso: nei tribunali servizi alle forze dell’ordine

Il procuratore generale: «Non c'è alcun caso-Brescia, il giudice Spanò non ha la scorta»
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Per la vigilanza e la sorveglianza nei palazzi di giustizia e nei tribunali «il soggetto migliore individuabile è l’agente costituito da una forza dell’ordine, perché ha tutte le prerogative per poter svolgere al meglio questo compito».
 
Il procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso ha ribadito quanto chiesto al ministro Andrea Orlando in settimana a margine di un convegno alla Facoltà di medicina di Brescia sul «Superamento degli Opg».
 
Sulla questione sicurezza «non c’è alcun caso Brescia, il giudice Spanò non ha la scorta»: così Dell’Osso ha voluto fare una sottolineatura tecnica parlando del giudice della seconda sezione penale del tribunale di Brescia, che è seguito da un carabiniere dopo che avrebbe ricevuto minacce di morte da parte di un uomo che ha condannato.
 
«Mi stanno molto a cuore la sicurezza del palazzo e la sicurezza dei magistrati - ha precisato il procuratore generale -, soprattutto di chi ha un ruolo specifico nelle sezioni che si occupano di materie sensibili», come fallimenti, famiglia e separazioni.
 
A Brescia si sta anche pensando di «rivedere tutti gli accessi e se sono adeguatamente protetti». Sotto la lente anche le telecamere, il loro funzionamento e il livello di tecnologia delle macchine.

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