Dal wi-fi ai bagni, la scuola è una lotteria

Raccolti 9mila euro alla Tito Speri per le toilette, 4.400 a S.Eufemia e Caionvico per l’aggiornamento tecnologico
Fondi per la Tito Speri, grazie alla lotteria
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Dal wc al wi-fi il passo è breve. Bastano scuole a corto di fondi, gruppi di genitori che si danno da fare e lotterie natalizie: così i bagni (da ristrutturare) si ritrovano nel calderone assieme a internet senza fili (da installare).

Benvenuti nell’istruzione 2.0, in cui le famiglie garantiscono investimenti negli istituti inventandosi iniziative per raccogliere i fondi. Dai mercatini con piccoli prodotti artigianali alle bancarelle con le torte, fino alle lotterie allestite in questi giorni nelle scuole Tito Speri, Boifava, Marconi e Caionvico. Con 13.500 euro raccolti vendendo ottomila biglietti possono essere messi in cantiere progetti di miglioramento degli istituti, tra toilette nuove e reti wi-fi.

Il record spetta all’elementare Tito Speri, in centro storico, dove sono stati racimolati 9.140 euro, donati al Comune per contribuire alla ristrutturazione dei bagni. Ne saranno rinnovati dieci per gli alunni, tre per il personale e uno per i disabili, che si aggiunge a quello già esistente.

I 4.400 euro raccolti alle elementari Boifava e Marconi, a Sant’Eufemia e Caionvico, oltre che alla media Caionvico, serviranno invece a finanziare «Verso un futuro digitale», un piano dei genitori per dotare le scuole di connessioni wi-fi e, nel caso in cui le risorse lo consentissero, di materiale informatico.

Nel 2014, il Comune di Brescia ha stanziato 380mila euro per il diritto allo studio, a cui se ne aggiungono ad esempio 80mila per il cofinanziamento dell’alfabetizzazione. Le risorse, però, non coprono tutte le esigenze, senza contare che dallo Stato arrivano briciole e che esiste un credito di 1,5 milioni vantato nei confronti di Roma dagli istituti bresciani per spese anticipate dal 2006.

Emanuele Galesi
Alberto Montanaro

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