Cromo nell'acqua a scuola, allarme tra i genitori

Alla primaria Deledda e alla materna San Filippo preoccupazione tra i genitori per le tracce della sostanza. L'Asl: valori nella norma.
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Lo sfondo comune è quello della preoccupazione. A fare la differenza sono le posizioni dei genitori e le reazioni dei dirigenti delle due scuole, la Deledda di Chiesanuova e la San Filippo del Villaggio Sereno, dove gli esiti delle analisi compiute dall'Asl hanno messo in evidenza la presenza di cromo nelle acque potabili.

Parametri che, puntualizza l'Asl stessa, «non sono allarmanti visto che le quantità rilevate si mantengono ben sotto i limiti massimi fissati a 50mg/litro».
Ma nonostante le rassicurazioni, resta la paura che l'acqua servita in brocca nelle mense comunali dei due istituti possa comportare possibili rischi e minacciare la salute dei piccoli. Un timore diffuso soprattutto tra le mamme e i papà delle elementari Deledda: «Abbiamo fatto analizzare le acque in laboratori accreditati dalla Regione - spiega Claudia Magri, portavoce del comitato genitori della scuola - in esse sono state rilevate quantità di cromo esavalente, un elemento chimico altamente nocivo che non dovrebbe nemmeno comparire».

Così, già da qualche giorno, molti genitori preferiscono infilare nelle borse dei propri figli bottigliette d'acqua naturale: «Raccomandiamo ai bambini di non bere dalle brocche della mensa, spiegando loro che l'acqua è “avvelenata” - continua Magri -. Considerando i pericoli chiediamo al dirigente di permettere ai bambini di bere direttamente dalle bottigliette anche durante il pasto». Per il dirigente scolastico della Deledda, Piero Maffeis, «una soluzione va presto individuata per evitare un rimpallo di responsabilità che non porterebbe a niente se adesso i genitori si sentono più sicuri dando ai loro figli acqua in bottiglia non vedo perché vietarlo».

Umori diversi alla materna San Filippo del Villaggio Sereno, dove la minaccia cromo esavalente, stando alle dichiarazioni della direttrice Andreina Mensi, sembra spaventare meno: «Molte mamme erano preoccupate ma le analisi, da noi richieste e sollecitate, hanno confermato che i valori di cromo sono inferiori alla soglia di pericolo - specifica la dirigente -. Come scuola abbiamo fatto il possibile, non ci resta che avere fiducia nella serietà e nelle competenze di Asl e A2A».
Alessandro Carboni

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