Brescia nell'operazione anti 'ndrangheta da 160 arresti

La procura di Brescia con quelle di Bologna e Catanzaro contro una macchina di usura, estorsione, porto e detenzione illegali di armi
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Centosessanta arresti per una maxi operazione anti ’ndrangheta che coinvolge anche Brescia. L’operazione ha toccato, oltre alla Lombardia, anche Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia. Migliaia i carabinieri impiegati. Centodiciassette gli arresti disposti dalla magistratura di Bologna. Altri 46 provvedimenti sono stati emessi dalle procure di Brescia e Catanzaro, per un totale di oltre 163 arresti.
 
A coordinare l’inchiesta, denominata «Aemilia», è stata la Procura distrettuale antimafia di Bologna, che ha ottenuto dal gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 117 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, porto e detenzione illegali di armi, intestazione fittizia di beni, reimpiego di capitali di illecita provenienza, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed altro.
 
Tutti reati commessi con l’aggravante di aver favorito l’attività dell’associazione mafiosa. Contestualmente, le Procure di Brescia e Catanzaro - in inchieste collegate - hanno emesso altri 46 provvedimenti di fermo per gli stessi reati. Imponente lo schieramento dei Carabinieri impegnati, anche con l’ausilio di elicotteri, in arresti e perquisizioni. 

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