Una «carta» troppo soggetta alla clonazione

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Scrivo nel tentativo di evitare che altri consumatori sprovveduti come me cadano nella rete del sistema delle carte postepay prepagate e si espongano ad operazioni di phishing (clonazione della propria carta) senza garanzia alcuna da parte di Poste Italiane.

Sono infatti reduce da un caso di clonazione della mia carta postepay prepagata senza aver avuto alcuna segnalazione preventiva dell'operazione fraudolenta che si stava verificando ai miei danni e scoperta solo nel momento in cui ho potuto prendere atto che il saldo era stato pressoché azzerato.

Avevo infatti acquistato la suddetta carta da poco più di un mese quando ho scoperto per sbaglio (mancanza di credito sulla carta per un pagamento) di essere stata derubata dell'intero contenuto residuo della carta (ca 400 euro).
La cosa mi lascia esterrefatta dal momento che in precedenza in più occasioni mi ero rivolta all'ufficio postale che mi aveva rilasciato la carta ottenendo garanzie in merito alla sicurezza Web della carta (tanto pubblicizzata sul sito di Poste italiane).
Ho quindi solo in seguito preso atto dal sito internet di Poste italiane che il tanto decantato servizio di sicurezza web è valido unicamente per operazioni effettuate sui siti di Poste italiane relativamente a pagamento di soli bollettini, ricariche telefoniche e ricariche postepay.

In altre parole tutte le altre operazioni (Pos ma anche transazioni in internet su siti diversi da quelli di Poste italiane) vengono effettuate dal consumatore senza alcun sistema di protezione (avveniristico per le poste dotarsi di strumenti come gli sms per le transazioni o i token!).

Peraltro la stessa direttrice dell'ufficio postale in questione ignorava questa limitazione del sistema di sicurezza alle sole operazioni di cui sopra dal momento che di fronte alle mie rivendicazioni per non essere stata adeguatamente informata dei rischi a cui ero esposta da parte del suo ufficio è stata solo in grado di replicare che la carta era collegata al mio numero di cellulare e stupirsi che non mi fosse arrivato alcun messaggio preventivo con il cosiddetto OPT (One Time Password - password dispositiva «usa e getta» su cui si basa il loro sistema di sicurezza web).
Pertanto una domanda sorge spontanea: Poste italiane possiede le capacità informatiche e personale qualificato in grado di garantire la sicurezza delle transazioni con le sue carte prepagate?

Giovanna Donati
Gussago

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