Stringere il vento fra le mani

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Dio che profumi, che magia il risveglio! Timidi, nascosti tra le foglie morte, di pascoliana memoria, gli occhi violetti della primavera mi incantano. Una gioia infantile mi pervade, le mie labbra s’aprono in un sorriso. Meraviglia, ricordi, commozione… Un’altra stagione mi viene donata! Le fragili primule tremano al vento le loro corolle color del sole. I «botton d’oro» ingioiellano i ruscelli chiacchierini. Esplode di gioia il cespuglio della forsizia: giallo, vittorioso trofeo rivolto al cielo. Le margherite punteggiano ogni verde spazio col loro unico occhio giallo sgranato. S'aprono le corolle dei tulipani, come gole offerte a bere il sole. Il mio sguardo si alza ora verso il cielo. I rami dei ciliegi e dei mandorli sono fioriti e si stagliano su un cielo azzurro,terso, innocente. Un vento cortese dona alle bianche chiome movenze voluttuose. Ondeggiano le frange verde tenero dei larici in una leggiadra danza. Il pruno selvatico scuote la sua capigliatura. I piccoli fiori diffondono un profumo amarognolo. Lucide, lanceolate, maestosamente statiche, le foglie della magnolia attendono la regale fioritura estiva. Ed io, tra un fruscio, un cinguettio gioioso, un ronzio operoso, mi sento in braccio all’infinito! Stringono, forte, le mie mani il vento! Alessandra Bellometti Brescia

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