Quel che vale la scuola per i genitori

Una gita.
AA

Sono le 6.00. Partiamo in perfetto orario.Sono le 19.30. Torniamo in perfetto orario. Io, un'altra collega insegnante, 19 allievi di prima media. Una «gita scolastica». Scendiamo dal bus (non senza aver prima ricordato ai ragazzi di raccattare carte, bottigliette e quant'altro), ci assicuriamo che ognuno prenda il suo zainetto, telefoniamo ai genitori che non sono ancora presenti. Aspettiamo che tutti siano andati. Quanti pensate siano stati i ragazzi che ci abbiano salutato (eventualmente su bonario incoraggiamento dei genitori)? Nessuno. Quanti pensate siano stati i genitori che ci abbiano ringraziato della giornata passata coi loro figli - senza un euro di rimborso - chiedendoci se tutto è andato bene (eventualmente dandoci la mano)? Un genitore, su 19 allievi. Comunque si elaborino i numeri precedenti, il risultato è che il valore dato dai genitori all'impegno degli insegnanti è zero. O forse per molti, è zero il valore dato all'educazione stessa dei figli.
Rosita Sartori Anessi
Brescia

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