Piacevole escursione nella Val Bertone

NELLA NATURA
AA

Usciti dall'abitato di Caino, dopo due rettilinei verso le Coste di S. Eusebio, alla prima stradina a SX proprio dove il Garza attraversa la provinciale del Caffaro, si parcheggia la macchina all'apposito spiazzo.
Ci immettiamo nella Val Bertone o del Garza poco conosciuta ma decisamente piacevole perché troviamo ancora un ambiente incontaminato, tranquillo e rilassante senza fatica alcuna.
Si procede in direzione nord inoltrandoci nella valle percorrendo una stradina carrozzabile; poco dopo l'inizio, tralasciando due carrarecce sulla SX e dopo breve salitella, si è al Caricatore con cascina a SX posta al declivio di prato degradante dal Castel Bertì di Sotto. Con buon passo e bella visuale alla DX del Garza giù in fondo alla stretta gola e le verdeggianti (pini austriaci) propaggini dei monti Pino, Gnone e Sete, si arriva ad un ponticello sul Garza. Alla DX area di Pic-nic con barbecue immersa nella pineta in riva al torrrente. Dopo un'ampia curva sulla SX ed in pochi minuti si arriva ad un bivio (25 minuti).
Lasciamo la stradina, che sempre dritta, terminerà dopo mezzoretta ad una casina incastonata tra il Garza ed i monti e si gira a DX. Primo tratto alquanto dissestato e dove la stradina termina e diventa sentiero si procede senza difficoltà alcuna su bella traccia di ciò che fu in passato l'unico collegamento della valle del Garza con Binzago e Agnosine passando da Casale. Simpatico sentiero immerso nel bosco ceduo con svariati profumi a secondo delle stagioni. Il panorama è limitato ad Ovest dal monte Gabbie e Doppo. Si arriva così al passo Viglio con tanto di paletto segnaletico (45 minuti): a SX diparte sentiero che porta al passo del Cavallo di Lumezzane (un'oretta), dritti, scendendo a Casale ed a DX, dove si procede a Binzago.
Cinque minuti di ripida ascesa su strada asfaltata e poi tutto pianeggiante fino ad una cinta che costeggeremo per breve tratto fino ad un bivio: dritti su sentiero sconnesso si va a Binzago, a sx dove si gira e sempre seguendo la cinta arriveremo a delle casette con carrareccia delimitata da folta siepe di lauroceraso. Interessante in questo tratto la vista sulla val Bertone a DX ed a SX il vecchio nucleo antico di Binzago. Dove termina la carrareccia si gira a DX su sentiero che ci porterà prima a due casine (la Polsa) e poi a magnifica uccellanda. Da qui parte una stradina asfaltata che porta a Binzago, alla prima curva, dove termina una recinzione, si gira a DX inoltrandosi nel bosco.
Si segue tracciolino ripido rasente la recinzione fino a sbucare ad una pinetina posta al limitare delle Coste Lunghe. Tratto pianeggiante, discesina ed troviamo paletto segnaletico: a DX parte sentiero che porterà all'area del Pic-nic (25 minuti), dritti, direzione Sud si prosegue ora seguendo sempre il crinale con continui saliscendi (45 minuti). Infatti appena passato un roccolo inizia una ripida salita che ci porterà sul Monte Sete (801 mt).
La sosta è d'obbligo per godere una panorama a 360°. Notevole la vista a sud/est su uno scorcio del lago di Garda con la «prora» della rocca di Manerba che fende le acque. Si resta quindi sempre in cresta passando in successione il monte Gnone (mt 754) e poi il monte Pino (mt. 802). Molto interessante la panoramica su tutti i nostri bei monti circostanti.
Poco prima del monte Pino, a SX si diparte un sentiero che porterà alle Coste di S. Eusebio. La gita, ora al monte Pino (45 minuti), diventa tutta una discesa in direzione Ovest su sentierolino alquanto ripido e dissestato passando prima da una Croce dei pastori, poi da un capanno per inoltrarsi in folto castagneto e poi in un vasto prato al limitare del quale, in fondo a DX dopo l'ultimo castagno si gira a DX per proseguire su sentiero che entra nel bosco chiazzato da vari alberi di agrifoglio.
Si arriva ad un piccolo canalone dove scorre acqua sorgiva, e, girando ora a SX in pochi passi arriviamo ad una «gentile» casetta immersa nel verde. Si prende ora una stradina carrozzabile che in cinque minuti ci porterà sulla provinciale, dove, girando a DX, in due minuti saremo al punto di partenza, completando così il giromonte (35 minuti).
Bruno Taglietti
Bovezzo

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia