Ora S. Bernardo ha una struttura per la comunità

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Sono Gianni Simionato, abito a Mestre, sono un Marò del Battaglione Isonzo - Battaglione San Marco. Nel 1963 ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere durante il servizio militare degli onesti bresciani, lumezzanesi, bergamaschi e altri lombardi. Da allora pratico moltissimo il vostro territorio ospite della famiglia di un caro fraterno amico. Così da anni ho avuto modo di familiarizzare con molti amici lumezzanesi tra i quali gli amici di San Bernardo, gli ex sindaci di Lumezzane, molti imprenditori tra i quali l’indimenticabile Ivan Nember grande appassionato e innamorato di San Bernardo. Anni addietro in occasione della prima festa di San Bernardo promossa dalla parrocchia di Pieve anche in memoria di Ivan Nember, grazie all’amico monsignor Franco Turla e all’amico Mario (Marco) Beccalossi ebbi ad esprimere a mezzo stampa il mio dissenso alle forti critiche mosse nei confronti dei proponenti l’iniziativa a mio parere per futili e sciocchi motivi. Avendo contatti a volte quotidiani con questa meravigliosa comunità, che da Mestre invidio, penso ora, visto che i ladri del MOSE, del Passante ecc. ecc. sono stati quasi tutti individuati, di diventare tra non molto vostro concittadino. Ed in questa futura veste permettetemi di esprimermi sulla polemica in corso relativamente al piccolo e per nulla impattante ambientalmente, basamento in calcestruzzo a San Bernardo quale pavimentazione fissa del tendone per la festa ormai consolidata annuale, indispensabile per la sicurezza e per accelerare le operazioni di messa in opera. Festa che spero diventi un punto di aggregazione di tutti i lumezzanesi come auspicato dagli amici promotori. La sterile polemica che fa leva sulla «religiosa» opinione condivisa universalmente sulla conservazione dell’habitat ambientale, non può contrapporsi nel caso specifico quantitativamente alla lodevole e meritevole azione no profit degli «Amici di San Bernardo» che da anni stanno creando con comprovati sacrifici personali un luogo di aggregazione comune a tutti i lumezzanesi, valorizzando nel rispetto dell’ambiente quanto San Bernardo può offrire per il bene comune. La pochezza delle argomentazioni con la quale ci si contrappone ad una iniziativa di tale portata restano, mi si permetta, chiacchiere da osteria, di chi trova motivo e gusto comunque di criticare pur non volendo capire e non partecipando in termini di disponibilità personale, con apporto lavorativo, di tempo ed economico al bene comune. Ora che le infrastrutture sono state ultimate a cura e spese dei soli Amici di San Bernardo, spero nella partecipazione sempre più massiccia di tutti i lumezzanesi in un gioioso clima aggregativo e di riconoscenza per quanto realizzato. Gianni Simionato Mestre

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