No a nuovi centri commerciali

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In un recente incontro a Desenzano, promosso dall’Associazione Culturale Agorà, si è affrontato il tema del commercio nella capitale del basso lago per arrivare alla conclusione che molte attività sono cessate a seguito della crisi economica, che sta falcidiando anche località come questa un tempo fiorenti. Colpa anche dei vicini Centri commerciali che possono offrire la gratuità dei parcheggi, caldo d’inverno e fresco d’estate. Ma ora per Desenzano sta per arrivare una nuova minaccia, che rischia di prenderla d’assedio. Sventato solo alcuni anni fa quello che era stato presentato come il «Polo del lusso», è di questi giorni la notizia che all’ingresso di Sirmione, in località Colombarola, è stato dato il via libera ad una costruzione su un’area di 31mila metri quadrati, che potrà ospitare 60 negozi della superficie di 200 metri quadri cadauno per una superficie di pavimento di complessivi 12.500 metri quadri. Alla protesta dei commercianti locali il sindaco di Sirmione non ha potuto fare a meno di dichiarare che si tratta di un atto dovuto, in quanto la destinazione è conforme all’attuale strumento urbanistico Pgt. È però, del tutto evidente che, se i commercianti sirmionesi si sono già detti contrari dovendo prevedere di affrontare una concorrenza ancor più agguerrita, è altrettanto evidente che anche i loro colleghi di Desenzano non hanno di che gioire, finendo, senza ombra di dubbio, col rappresentare questa novità un ulteriore motivo di preoccupazione. Ecco perché, a mio avviso, è arrivato il momento, nonostante il grave ritardo, di ragionare sempre di più attorno ad una pianificazione, che non si limiti al territorio del singolo Comune, ma preveda di prendere in considerazione un’area ben più vasta, che possa e debba valutare quanto già esiste e quel che, invece, potrebbe trovare ancora accoglienza. Insomma non vorrei mai che, per santificare la concorrenza, si arrivasse a desertificare ancor di più il territorio. Luigi Cavalieri Consigliere comunale di Desenzano del Garda

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