Nessun bivacco al Parcobaleno di Bagnolo

AA
Mi preme precisare alcune informazioni giunte alla sua redazione e ai suoi lettori, in parte anche miei avventori, rispetto alla situazione che a Bagnolo («da anni, più di 15» è scritto nelle lettera firmata del 4 dicembre) ci sarebbe riguardo ad un «parco-bivacco». Gestisco da oltre un anno il bar della zona, dopo precedenti esperienze lavorative in simili contesti in altri paesi (potrei dirmi figlia d’arte, visto che sia mio padre che mia madre sono parimenti impegnati in attività come la mia). Mi piace molto il mio lavoro che cerco di esercitare nel migliore dei modi, rispettando tutto quanto è nelle norme e nel buon senso. Particolarmente, essendo giovane, ho un buon rapporto con i ragazzi che frequentano il mio bar, ma sono affezionata anche alle persone adulte, pensionati, casalinghe, lavoratori di passaggio che privilegiano le ore del mattino o del primo pomeriggio. Essendo il mio bar collocato in un complesso abitativo - tra l’altro è l’unico nella zona, in prossimità del Parcobaleno, il più ampio di Bagnolo - ho sempre cercato di rispettare le regole, non scritte, ma comprensibili, della civile convivenza. È stata mia premura intervenire a livello educativo nei confronti di giovani miei clienti eccessivamente vivaci, richiamandoli all’ordine, come si usava dire. Le garantisco che nel complesso dove è collocato il mio bar non ci sono bivacchi di ragazzi stravaccati sotto il porticato. Né tanto meno, resti di volgari presenze (mi fa alquanto schifo usare i termini che erano in lettera firmata). Alcune volte si è presentato anche nel mio bar qualche giovane alticcio, o con bottiglie di superalcolici comperate nei vicini negozi alimentari gestiti da stranieri, aperti fino a mezzanotte. In queste occasioni ho chiesto che si allontanassero. E così è stato. Non ho usato minacce anche se quest’estate ho dovuto ricorrere a denuncia nei confronti di un mio ex avventore che non si comportava bene. Il ragazzo in questione non è più ritornato. Nel fine settimana propongo, all’interno del locale, musica dal vivo con dj, fino alle 11 di sera. Poi, si spegne tutto. Questa mattina, presso l’ufficio della Siae, ho sentito colleghi che parlavano di musica dal vivo fino alle 2 del mattino! Impensabile, per quanto mi riguarda. Non abito in un’isola felice, ma le garantisco che io non lavoro nel Bronx che veniva presentato nella lettera firmata del 4 dicembre. Capisco che la sensibilità è fatto molto personale, ma è giusto che la realtà venga presentata per quello che è, non inquinata da pregiudizi o da lontane reminiscenze, diverse da quanto si constata nel presente. Sicuramente sarebbe buona cosa che l’Amministrazione comunale provvedesse all’illuminazione, oggi molto carente, del Parcobaleno. Ma so che un intervento di questo tipo è nelle intenzioni dell’attuale Giunta e molto probabilmente si arriverà presto al dunque. Rimango comunque sconcertata nel constatare l’insofferenza di alcuni adulti nei confronti dei ragazzi, dimentichi magari di essere stati giovani pure loro. Ma forse è la crisi che rende tutti più suscettibili e irritabili. Detto questo, la ringrazio della cortese disponibilità, contenta della possibilità che mi è concessa di ristabilire un certo ordine riguardo ad una corretta informazione. Eva Bagnolo

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia