Il sindaco paghi la rimozione dei loghi

Soli di Adro - 1.
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In queste settimane la nostra provincia è arrivata sulle prime pagine dei quotidiani nazionali e dei telegiornali a seguito dell'originale ed eccentrica decisione del sindaco di Adro e, presumo, della sua maggioranza, di riempire il nuovo edificio scolastico di simboli leghisti. Un po' di anni fa lo stesso paese, Adro, era diventato famoso per una significativa e innovativa esperienza didattica, la scuola a tempo pieno. Erano altri tempi. Ora, dopo le nette prese di posizione delle varie forze politiche, nonché del Ministro della Pubblica Istruzione e dello stesso Capo dello Stato, pare che il sindaco abbia capito che tali simboli vanno tolti. Però, almeno stando a quanto riportano i quotidiani, ora il nostro sindaco si chiede: «Ma chi paga per la rimozione di tali simboli?». Sono rimasto sconcertato da questa domanda posta dal sindaco. Deve forse pagare quella che lui ritiene essere «Roma ladrona?». No di certo. Il sindaco di Adro e la sua maggioranza, pur sapendo chiaramente di andare incontro ad una bocciatura totale, hanno voluto fare quell'operazione di massiccia propaganda leghista all'interno della scuola. Ora, altrettanto chiaramente, devono assumersi le loro responsabilità e di tasca propria provvedere alla rimozione di tutti i simboli. Non possono addossare alla collettività uno sbaglio che hanno coscientemente e provocatoriamente voluto fare. Sarebbe anche necessaria un'altra cosa: il sindaco e i suoi sostenitori dovrebbero chiedere scusa pubblicamente per la pessima figura che hanno fatto fare alla nostra provincia. Il loro leader, Umberto Bossi, l'ha fatto con i romani per una sua volgare e infelice battuta; loro lo facciano con i bresciani.

Anselmo Palini
Polaveno

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