Il nostro grazie a tre ospedali bresciani

Vorrei ringraziare tre ospedali della nostra città: La Casa di cura Città di Brescia, Spedali civili di Brescia e la Casa ospitale la Domus, che in un mese dal 10 agosto all’11 settembre hanno rimesso a nuovo mio marito di anni 88. La dinamica di questo mese è sbalorditiva: erano alcuni giorni che mio marito cadeva in terra come un fantoccio, si dava la colpa alla pressione o altro, ma il giorno 10 agosto a mezzogiorno portiamo mio marito al Pronto Soccorso della Casa di cura Città di Brescia. La dottoressa fa subito una Tac al cervello. Diagnosi due grossi ematomi gravano sul cervello. La dottoressa chiama subito il Centro di Neurochirurgia maschile Spedali Civili di Brescia il posto c’è, viene lì ricoverato. L’indomani domenica alle ore 07 viene operato. Un tassello nel cranio, vengono risucchiati i due ematomi. Chiudono il tassello cuciono. Due giorni di prognosi. Ma da subito è abbastanza ricettivo. Trascorrono i giorni comincia a parlare, ma la colpa di questo guaio è stato un medicinale. Erano pochi mesi che lo assumeva, il medico mi diceva «è un medicinale a doppio taglio fa bene per una cosa ma se prende una botta diventa pericoloso». Mio marito la botta l’ha presa in testa. Dopo 10 giorni lo dimettono ma è sulla carrozzina. Comunque la diagnosi giusta della Tac, l’operazione da una equipe rinomata in tutta Europa e poi la riabilitazione alla Domus. Una eccellente riabilitazione dalla carrozzina ai primi passi, la ginnastica in palestra, l’orientamento e tutto il resto. Ero consapevole che avrebbe ripreso bene l’attività motoria ma anche che adagio adagio sarebbe ritornato quello di prima dell’assunzione del medicinale E così sta avvenendo. Il giorno 11 settembre è ritornato a casa. Ringrazio i nostri Ospedali di Brescia, i nostri Medici, i nostri Chirurghi, i nostri Infermieri sempre gentili e vicini anche nel dolore, che anche in tempo di ferie sono presenti, nella nostra città, nella nostra grande Lombardia. Grazie. Alba Pioletti