I nodi sulla strada del trasporto pubblico locale

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Con la lettera del 21 novembre, Oriella Savoldi, della Cgil, ed Angela Timpini, di Federconsumatori, hanno giustamente richiamato l’attenzione su varie problematiche riguardanti il trasporto pubblico locale (TPL). Dai forti tagli dello Stato, che investono pesantemente la Regione, alle gravi ricadute per i pendolari. Nella lettera si richiama altresì il ritardo nell’applicazione della legge regionale di riforma, per l’avvio dell’Agenzia del trasporto locale (istituita con legge regionale n. 6/2012) a cui compete, tra le altre cose, la definizione del nuovo Programma di bacino. A Brescia, Comune capoluogo e Provincia hanno tra i primi costituito l’Agenzia, con l’approvazione dello Statuto, la nomina del Consiglio di amministrazione e del Direttore nella persona dell’ing. Alberto Croce. Ma il quadro rimane problematico, a fronte sia delle emergenze del settore che dell’imminente scadenza dei contratti di servizio. Ulteriori discutibili proroghe o non proroghe? Al punto che il Presidente Ghirardelli ha ritenuto proprio in questi giorni di assumere una iniziativa di sollecitazione indirizzata alla Regione Lombardia. In un recente Convegno promosso dal Gruppo regionale del PD al Pirellone, l’assessore Cavalli ha definito la scelta dell’Agenzia TPL «positiva e lungimirante». Una valutazione condivisibile, se non che da luglio manca il rappresentante della Lombardia nel CdA dell’Agenzia stessa, con l’organo amministrativo tuttora incompleto. Ritengo che a nessuno sfugga la natura cruciale del passaggio. Per diverse ragioni (da quelle economiche e normative, all’incertezza delle attribuzioni di funzioni riguardanti la «nuova Provincia») ci si trova di fronte ad una situazione di emergenza per un settore decisivo. Da mesi si parla d’una nuova normativa nazionale, preannunciata dal sottosegretario Nencini. Sulla pesantezza dei tagli non aggiungo nulla a quanto già evidenziato dalla stampa. Su Brescia incombono poi problematiche dell’intero sistema trasportistico, e di cui il settore del trasporto pubblico locale è parte integrante, e non parte se stante. È sufficiente scorrere l’elenco dei vari nodi per rendersi conto d’un necessario ripensamento strategico dell’intero sistema, peraltro in regime di scarsità di risorse: Alta velocità (con le questioni aperte - shunt, non shunt - ben evidenziate in Consiglio comunale), il futuro del metrò su scala provinciale, l’aeroporto di Montichiari e la rete a terra, il riordino delle linee pubblico-privato in città, il tram-treno, il sistema tariffario integrato e così via. Varie anche le questioni da affrontare: un’accelerazione dei percorsi sia regolativi che decisionali tra gli Enti interessati, una forte triangolazione tra i soggetti locali (Comune di Brescia, nuovo Provincia, Agenzia TPL), una forte sinergia tra soggetti sindacali, imprenditoriali e di rappresentanza. Attendere e rinviare significherebbe un aggravamento dell’emergenza, con un’ulteriore penalizzazione del trasporto pubblico, del personale e dei cittadini. Come paventato anche da Savoldi e da Timpini. Al punto da far temere che anche gli aspetti positivi delle «Linee guida», recentemente approvate dalla Giunta regionale per i Programmi di Bacino, restino lettera morta. A mio parere, pur nel quadro critico evidenziato, vi sono le condizioni per poter dare alcune risposte positive. Condizioni che derivano dalle politiche e dalle Aziende del Comune capoluogo, come efficacemente illustrato dall’assessore Manzoni al convegno del gruppo PD a Milano. Dalle proposte in Regione per una «cura del ferro» che riguardi la realtà ferroviaria provinciale e regionale. Dal valore degli operatori anche privati del settore. E - mi permetto di sottolinearlo - come può risultare dalla «nuova Provincia» che, pur avendo registrato in occasione delle elezioni una qualche perplessità, si rivela, proprio in ragione di un’ampia rappresentatività istituzionale ed unitaria dei Comuni bresciani, un valore aggiunto per questo difficile ma indispensabile impegno di riforma e di efficientamento del settore. Claudio Bragaglio Vicepresidente dell’Agenzia TPL di Brescia

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