Handicap: i vigili che non accettano di aver sbagliato

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Questa storia ha dell’incredibile, ma è successo a me. Io faccio del volontariato e ho una compagna a Quinzano d’Oglio. Questa mia compagna ha un problema piuttosto grave, ha bisogno di continue visite specialistiche. Lunedì 1 settembre vado a Quinzano, perché devo portare la mia compagna a Manerbio per una visita dal dott. Parola (cardiologo). Faccio presente che la mia compagna è portatrice di handicap ed ha regolare permesso di parcheggio per disabili. All’interno della macchina, sul parabrezza, ho il permesso di parcheggiare. Finita la visita, scendiamo, apro la portiera della mia compagna, l’aiuto a salire, e con grande sorpresa, noto un foglio sul tergicristallo (multa), pensavo ad uno scherzo. Vado in municipio (dove c’è la Polizia locale), ma c’era chiuso perché la chiusura era alle 16.30 mentre io ero arrivato alle 17. Suono il campanello (ho saputo il giorno seguente che era il capitano) spiego cosa è successo ma lui con tanto di risposta mi dice che lui crede all’accertatore perché è un giurato. Me ne sono andato pieno di rabbia.
Vado in macchina, porto la mia compagna a Quinzano e torno a Brescia.
Il giorno seguente vado a Manerbio alle ore 8.30 per spiegarmi meglio e saperne di più. Tolto il permesso dalla macchina (permesso disabili) vado al comando. Morale della favola la risposta è stata la stessa: il signor accertatore è un giurato e credono a lui. Non sto a dire cosa ho giurato io.
Mi hanno detto di andare dal giudice di pace, dal pretore. Per finirla, ho chiesto cosa dovevo pagare. 58,80 euro più decurtazione di due punti. A questo punto penso proprio che non farò più volontariato, se questa è la legge io sto a casa mia. 
N.B.: Può un permesso cadere dal parabrezza, risalire ed infilarsi di nuovo nella sua sede? 
Roberto Leonardi
Brescia
 

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