Eridio, la natura diventa magia silenziosa

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Tutto tace, come in una calma fiabesca. L’acqua del lago Eridio, sembra essere stata plasmata e levigata da un abile artista: immobile e silente, neppure un piccolo pesce sguazza, solo i primi insetti appena risvegliati, che con le loro leggere zampette sfiorano la superficie del lago. È mattino presto, c’è una leggera foschia, quasi ancora buio mentre il sole è ancora lontano. Neppure una foglia si muove e si respira l’aria pulita e misteriosa lasciata dall’affascinante Notte. Primi passi sulla ferrata, alcuni saliscendi più o meno facili, poi un leggero suono di un motore interrompe Arpocrate, il dio del silenzio; sono due pescatori con una piccola barca, che solcano le acque del lago. Sbucano dalla leggera foschia, a bordo due uomini coperti da giacconi con cappucci color della pece; uno pare Caronte, e l’altro il suo aiutante. Con la prua della loro imbarcazione tagliano in due la superficie liscia dell’acqua, come una lama affilata e precisa. Per un attimo il paradiso diventa inferno, le acque si mettono in moto a tal punto che bastano ad animare l’intera piatta superficie del lago, portando delle leggere mareggiate a riva e formando delle onde che si dileguano lentamente su tutto il lago. Pochi attimi e torna la calma piatta, ritorna il dio Arpocrate, e il Paradiso riemerge: il serpente se né andato. I profili delle montagne dell’altro versante tornano a rispecchiarsi, narcisi e maestosi sulla superficie del lago. È veramente bello. Un piccolo promontorio nitido dai boschi, ci fa godere del paesaggio, mentre il sole lentamente abbandona l’Oriente, per venire da noi. I germani e gli aironi si sono svegliati, le rondini pure e così i pesci, che sbuffano bolle del fondo del lago, ora tutto è in movimento, tutti sono in cerca di una buona colazione; il creato si è svegliato. Ora uomini e fauna corrono, Eolo soffia leggero per svegliare gli alberi, l’acqua si agitata, e dovrà aspettare di nuovo la Dea notte per tornare quieta. Un altro promontorio, un piccolo ponte tibetano da oltrepassare, un passaggio con una scala, ed ecco la bella spiaggia di Baitoni. Tranquilla, sembra un piccolo miraggio, adorato dagli Olandesi e troppo poco dai locali. Un buon pranzo al ristorante con la bella vista sul lago, e poi indietro ancora nel bosco sulla vecchia e facile via dei contrabbandieri, o meglio ancora, poco più in cima sulla via dei tralicci, dove godremo un migliore panorama. Alessandro Piotti

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