Condominio e consumi idrici degli inquilini

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In merito a quanto evidenziato nella lettera pubblicata con il titolo «A2A e il disguido sulle bollette dell’acqua» precisiamo che non è possibile fornire ad un singolo condomino informazioni sulle letture dei contatori o sulle situazioni amministrative di altri condomini. Queste informazioni possono essere richieste dall’amministratore del condominio purché munito di delibera assembleare con la quale, mediante voto unanime dei condomini, venga rilasciata allo stesso delega per accedere alle informazioni sui consumi idrici individuali. Cogliamo anche lo spunto dal caso in questione per fornire altre utili precisazioni riguardo alle modalità che A2A Ciclo Idrico utilizza per la fatturazione del servizio idrico. A2A Ciclo Idrico effettua il servizio di distribuzione dell’acqua istituendo, nella generalità dei casi, una sola utenza per ciascun stabile servito. L’addebito dei consumi viene fatto al titolare dell’utenza in base a quanto registrato da un contatore generale posto al confine tra la proprietà pubblica e quella privata. Pertanto, nei casi in cui gli stabili siano composti da più unità immobiliari, come i condomini, il titolare dell’utenza si trova nella necessità di effettuare la suddivisione della spesa fra i singoli inquilini. Questa operazione di riparto può essere affidata a ditte private che provvedono, a titolo oneroso, alla lettura dei contatori divisionali, installati all’interno o all’esterno delle singole unità immobiliari. Per la fatturazione al condominio fa fede quanto misurato dal contatore generale, che dovrebbe corrispondere alla somma di quanto misurato dai singoli contatori divisionali. Pertanto la mancanza anche di una sola lettura di un contatore divisionale può comportare dei ritardi nella fatturazione al condominio. È quanto è successo nel caso specifico del Complesso condominiale Abba. Ufficio Comunicazione A2A

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