Cittadini attivi per comunità più dinamiche

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Nel secondo laboratorio di innovazione socio-culturale tenutosi la mattina del 12 dicembre 2014 presso il Centro Pastorale Paolo VI, mentre era in corso la manifestazione per lo sciopero generale, è emerso che la nostra iniziativa per una nuova testimonianza civile che dai cittadini attivi fa nascere comunità attive (comunitarismo concreto di Adriano Olivetti nel dopoguerra) rappresenta una proposta concreta e costruttiva alla necessità di una svolta come auspicato - sia dal Presidente della Repubblica che dall’accademia dei Lincei ha posto il tema dell'antipolitica eversiva. - sia con il Presidente della Cei per gli affari sociali e il lavoro che in data 11 dicembre 2014 ha affermato: il politico corrotto è più eversivo del cittadino antipolitico (che non vota, sciopero bianco). La situazione è drammatica se l’edizione intemazionale del New York Times in prima pagina titolava: «Non c'è angolo d’Italia immune da crimine» La politica non può che ri- partire dal basso, dalle comunità di base che sono quei quartieri che sanno diventare «comunità concreta». Noi a Don Bosco nella città di Brescia abbiamo rivitalizzato una comunità con radici culturali cristiane e stiamo coinvolgendo i consigli parrocchiani dei quartieri e dei paesi della provincia di Brescia, terra del Pontefice Municipale commemorato l'8 ottobre in Consiglio Comunale da Andrea Riccardi, Presidente della Comunità di Sant'Egidio. Ai mezzi di comunicazione rivolgiamo l’appello di aiutarci nel diffondere questo messaggio innovativo per portare speranza nuova e partecipazione dei cattolici in sintonia con il Concilio Vaticano II, non rifugiandosi nell’antipolitica eversiva, non con lo sciopero bianco nelle elezioni, non tornando nelle «catacombe». Comitato Promotore Comunità Quartiere Don Bosco

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