Che si aspetta a sistemare il «Guella»?

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Ci troviamo costretti a chiedere nuovamente la sua cortese ospitalità e l'attenzione di alcuni enti preposti per ribadire e riaffermare lo stato di pericolosità e di degrado di alcuni edifici siti in Loc. Tremalzo. Purtroppo siamo a constatare che nonostante le sollecitazioni attraverso la stampa e alle autorità comunali interessate, ancora non nulla si è fatto per mettere in sicurezza l'edificio «Rifugio Guella». Non si capisce perché alla ex «tavola calda» sia stata risistemata la recinzione mentre per il «Guella» non si sia ancora provveduto. In seguito alla pubblicazione della precedente nostra segnalazione, inviata anche al sindaco di Ledro sig. Achille Brigà, lo stesso ci ha risposto tramite e-mail che condivideva le nostre preoccupazioni e che si sarebbe impegnato a trovare una soluzione positiva. Con successive e-mail abbiamo fatto presente al sindaco, ringraziandolo della sua cortese attenzione, l'urgenza di provvedere, in attesa delle «grandi decisioni», a mettere in sicurezza il rifugio «Guella». Perché non è stato ancora fatto? Quali sono le ragioni che ne impediscono la realizzazione? Trattasi di un edificio privato? Noi non sappiamo di chi sia la proprietà, ma siamo sicuramente consapevoli che l'edificio rappresenta un pericolo costante oltre che essere un elemento di degrado, sappiamo inoltre che il Sindaco è responsabile della sicurezza dei cittadini e che ha gli strumenti idonei per risolvere la vicenda. Qualora il Corpo Forestale avesse tra le sue competenze anche quella di garantire la sicurezza dei cittadini, ci parrebbe doveroso un suo intervento al fine di contribuire alla soluzione del problema. Sabato 10 settembre vi è stata un'iniziativa di alcuni cittadini che attraverso una catena umana ha circondato simbolicamente l'edificio per proseguire la protesta al fine di reclamare la messa in sicurezza dell'edificio «Cai Sat». Il comitato promotore delle iniziative ed i cittadini si aspettano senza ulteriori indugi una pronta soluzione.

Anna Maria Taranto
Gianpietro Patelli
Per il Comitato «Tremalzo Risorgi»

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