Casa e aiuto per gli stranieri e genitori separati

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Mi permetto di chiedere un piccolissimo spazio nella sua quotidiana rubrica. Sto apprendendo che alcuni immigrati stanno giungendo a Brescia e si sta cercando di trovare delle sistemazioni consone per loro. Ho letto dell’impegno del nostro Prefetto per risolvere la cosa, reperendo magari strutture di privati per tamponare l’emergenza. I bresciani sappiamo essere gente forse un po’ chiusa caratterialmente, ma di gran cuore. Però mi chiedo: prioritariamente, non sarebbe più utile considerare il grande disagio dei molti genitori separati bresciani e che spessissimo hanno problemi per reperire una casa in affitto, per loro stessi ed i propri figli? Non sarebbe più utile stanziare anche per loro, non dico i 35 euro che lo stato mette a disposizione al giorno per gli immigrati, ma qualcosa che permettesse loro di reperire, pagandola, una casa in affitto. Ogni giorno ricevo telefonate di persone separate che hanno lo sfratto, che dovendo pagare gli alimenti non hanno i soldi per garantirsi, in affitto, anche un modesto appartamento e non mi riferisco solo ai papà ma anche alle mamme. Ci sono persone che dormono in macchina o in luoghi di fortuna. Non è possibile attivarsi a reperire anche per loro una sistemazione, anche momentanea? Ritengo assolutamente non giusta la cosa e mi indigna, non poco, l’indifferenza cronica delle istituzioni. Aiutare chi ha bisogno, questa è una missione sacrosanta: aiutare tutti coloro che si trovano in difficoltà, questa è carità cristiana, non dico sempre, ma una volta ogni tanto pensare anche a tutti i genitori separati, che devono fare tripli avvitamenti all’indietro per sopravvivere anche nella nostra Brescia non sarebbe male. Sono ottimista di natura, spero che le cose possano cambiare. Gianluigi Lussana Botticino Sera

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